Salvia: proprietà, consigli, ricette e curiosità

Salvia - ©Vegolosi.it

Le piante del genere Salvia appartengono alla famiglia delle lamiacee e si distinguono in più di novecento specie diverse per forme, sapori e fragranze. La Salvia officinalis, nota anche come salvia comune, è un’erba aromatica originaria dell’Europa sud-orientale e dell’Asia Minore ed è diffusissima nel Mediterraneo. È caratterizzata da foglie lunghe e strette dal colore verde-grigiastro, ricoperte di lanugine bianca; se ben curata raggiunge anche un metro di altezza. Se ne usano le foglie, che si raccolgono in primavera-estate, sia per insaporire i piatti, sia a scopo terapeutico.

Proprietà

L’etimologia del nome “salvia” (dal latino salvus, “salvo”) mette in luce l’utilizzo che nel tempo l’uomo ha fatto di questa pianta per le sue proprietà benefiche e curative; non a caso, in riferimento al suo utilizzo negli antichi rimedi medicali, la salvia comune è chiamata officinalis. La salvia è antibatterica e disinfettante per i tannini e l’acido rosmarinico (comune a tutte le laminacee), utile nei casi di asma e nelle patologie dell’apparato respiratorio. È poi ipoglicemizzante (buona per i diabetici) e diuretica; favorisce la digestione grazie all’azione di flavonoidi e acidi fenolici: a questo scopo, può essere utile preparare un infuso con le foglie di questa pianta, da sorseggiare dopo i pasti. Da non trascurare è anche l’impiego della salvia in campo cosmetico: un classico è il suo uso all’interno dei dentifrici. Per quanto riguarda l’uso in gravidanza, esistono pareri contrastanti: c’è infatti chi ne sconsiglia l’utilizzo, specie se in grandi quantità, perché considerata dannosa per il feto.

Usi in cucina

pappardelle al pesto di salvia e nocciole

L’aroma intenso delle foglie di salvia si presta perfettamente per condire diversi alimenti dal sapore non predominante come, per esempio, le patate: a un piatto di questi tuberi cotti al vapore e conditi con olio e sale, qualche foglia di salvia regalerà un tocco di sapore in più. Allo stesso modo, la salvia si sposa bene con della zucca cotta al forno o al vapore, di cui esalta incredibilmente la dolcezza. Da provare anche in abbinamento a lenticchie, barbabietole, melanzane o spinaci.

Tantissime, poi, sono le ricette con la salvia che si possono realizzare, con un po’ di fantasia e creatività. Qualche esempio? Un antipasto sfizioso sono certamente gli involtini di salvia fritta, ripieni di crema alle patate: ottimi come finger food, sono ideali da servire a un buffet. Questa pianta aromatica è perfetta anche per preparare primi piatti deliziosi come le nostre pappardelle al pesto di salvia e nocciole con mele caramellate, ma anche le pappardelle con foglie di salvia al ragù bianco di tempeh, in cui la salvia è la protagonista indiscussa all’interno della pasta fatta in casa. Per un secondo aromatico e sfizioso, invece, sono imperdibili le polpette di zucca, salvia e ceci al forno, le nostre polpettine di azuki e salvia e il delizioso formaggio di okara di mandorle e salvia: da provare!

Per finire, è possibile preparare sia un infuso che un decotto di salvia: il primo si prepara semplicemente portando a ebollizione dell’acqua alla quale aggiungere, a fuoco spento, qualche foglia essiccata di salvia, da lasciare in infusione una decina di minuti; trascorso questo tempo, basterà filtrare la bevanda ottenuta alla quale aggiungere, volendo, qualche goccia di limone. Il secondo, invece, si ottiene immergendo delle foglie di salvia fresca in acqua fredda, portandola poi a ebollizione e lasciando bollire il tutto per una decina di minuti. Il decotto deve poi riposare a fuoco spento per altri dieci minuti; a questo punto è pronto per essere filtrato e sorseggiato, tiepido o a temperatura ambiente. Dolcificati a piacere o ancora meglio al naturale, entrambi sono utili per favorire la digestione e per alleviare i dolori di stomaco.

Coltivazione

La salvia necessita di un clima caldo e di esposizione al sole; è una pianta che resiste bene sia alla siccità che alle gelate, anche se è buona prassi proteggerne le foglie e le radici in caso di temperature molto rigide. Il terreno più adatto alla coltivazione della salvia è leggero, calcareo e sabbioso, ben drenato per evitare i ristagni d’acqua che sono molto dannosi per le radici. Le potature annuali della salvia sono due: prima della primavera si rimuovono rami e foglie secche, mentre alla fine della fioritura si asportano buona parte dei rami verdi. Il nemico numero uno di questa pianta aromatica sono gli afidi: in caso di infestazione, si interviene con rimedi naturali quali il macerato di ortica o il sapone di Marsiglia.

Curiosità

Il nome della pianta è “parlante” e ha a che fare con il verbo salvere latino, che significa “star bene, godere di buona salute”: questo perché, già in epoca antica, la salvia era considerata ed utilizzata come una sorta di panacea per moltissimi disturbi, dall’infertilità all’alito cattivo. In più, era considerata un ottimo conservante per gli alimenti: ricoperti i cibi con le sue foglie, i Greci e i Romani vi assicuravano una certa protezione da muffe e batteri. Addirittura gli Arabi del ‘900 credevano che un consumo regolare di quest’erba contribuisse ad allungare la vita.

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