Batata: utilizzi, ricette e proprietà benefiche della patata dolce

Valido sostituto in cucina della classica patata, la batata unisce a un sapore dolce molte virtù benefiche per il nostro organismo

Patata dolce batata

Simile nell’aspetto alla classica patata, la batata (nota anche come patata dolce o patata americana) è in realtà una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Convolvulacee. Originarie delle regioni tropicali dell’America del Sud, le prime coltivazioni di patate dolci risalirebbero a ben 5000 anni fa. La batata si diffuse in Europa e in Asia a partire dal XVI secolo con l’arrivo in America dei primi coloni provenienti dal Vecchio Mondo. Oggi la sua produzione si concentra nelle aree subtropicali (Cina in testa) e la batata è diventata uno degli alimenti base di molti paesi in via di sviluppo.

Della patata dolce si consuma principalmente la radice tuberosa, ricca di amido e dalla consistenza leggermente farinosa, proprio come le patate tradizionali. La polpa in base alla varietà può avere colori differenti ma in genere ha sfumature fra il giallo e l’arancio. Anche la buccia delle batate, più liscia e spessa rispetto a quella delle patate classiche, cambia colore a seconda della qualità: può virare dal rosso al viola oppure dal marrone al bianco.

Quando e dove si compra

La stagione migliore per trovare la patata dolce è il periodo che va da ottobre a marzo. Ciò nonostante, potrebbe essere difficile da reperire nella grande distribuzione e per questo motivo sarebbe meglio cercarla online o nei negozi di alimentazione biologica più forniti. La patata americana, così come quella classica, si conserva in luoghi freschi, bui ed asciutti.

Come cucinare la patata dolce

Il sapore della batata è a metà strada fra quello della patata e quello della zucca. Dolce e ricca di zuccheri, la patata americana ben si sposa con il suo sapore delicato a piatti più saporiti e speziati. Commestibile sia fresca che disidratata, grazie al suo sapore particolare la batata può essere utilizzata in qualsiasi ricetta preveda fra i suoi ingredienti le patate classiche o la zucca, mantenendo le stesse modalità di cottura. Prima di preparare le batate, però, vi consigliamo di forarne la buccia spessa al fine di facilitarne la cottura. La patata dolce può essere cotta al forno, come nella nostra ricetta delle batate al forno ripiene di lenticchie con crema al tahin, fritta oppure bollita. Essa però può essere usata anche nell’impasto dei lievitati, come nelle focaccine vegane di patate dolci del nostro chef, per insaporire una vellutata, per creare gustosi curry e sformati oppure come base per gnocchi e purè.

In realtà la buccia della batata, a differenza di quella delle patate, è commestibile anche cruda e per questo motivo possiamo consumare questo tubero, dopo averlo lavato per bene sotto l’acqua corrente, anche senza cottura, mantenendone così inalterate le proprietà nutrizionali: potete provare ad esempio la patata dolce tagliata a julienne in un’insalata mista.

Patate dolciProprietà

Ricca di carboidrati, la patata dolce è considerata uno dei vegetali più salutari esistenti al mondo. Lo statunitense Center for Science in the Public Interest colloca addirittura la batata al primo posto nella classifica dei 10 alimenti migliori per la salute per l’altissima concentrazione di sostanze nutrizionali benefiche. Essa infatti contiene molte fibre, proteine e sali minerali (potassio, magnesio, ferro e calcio), nonché dosi elevate di vitamina A, C e B6. La batata è anche ricca di flavonoidi e antociani e perciò ha un forte potere antiossidante che aiuta a prevenire patologie cardiovascolari e tumorali. La buccia non è poi da scartare ma è anzi la parte che apporta il maggior numero di benefici. In essa infatti si trova il caiapo, una sostanza che aiuta a combattere il colesterolo cattivo LDL e la glicemia alta, contrastando l’insorgenza del diabete mellito di tipo 2.

Curiosità

La batata è una pianta dai moltissimi utilizzi. In cucina viene impiegata anche per la produzione di farina, fecola ed alcol ma può essere usata anche per l’estrazione di colorante rosso o, una volta germogliata, per motivi ornamentali.

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