Overshoot day: esaurite le risorse rinnovabili per il 2017

Abbiamo terminato oggi, con cinque mesi di anticipo, le risorse annuali della Terra. Secondo Enpa, la colpa è degli allevamenti intensivi

earth overshoot day 2017

Un po’ come già successo ad aprile con le risorse ittiche italiane, terminate in anticipo rispetto alla data prevista per quest’anno, oggi si “celebra” tristemente l’Overshoot day: ieri abbiamo terminato tutte le risorse rinnovabili che la Terra ci ha messo a disposizione per il 2017; da oggi in poi, dunque, andremo in debito, gravando così sulle spalle delle future generazioni. Una notizia ancora più amara se pensiamo che questa giornata arriva oggi con sei giorni di anticipo rispetto al 2016.

In merito si è espressa la consigliera nazionale di Enpa, Annamaria Procacci: “Fanno eccezione i vegetariani: la loro impronta ecologica, il loro passaggio sul pianeta, è assai leggero, perché sono l’industria e il consumo della carne ad avere un peso insostenibile, soprattutto per quanto riguarda il consumo di acqua. Ormai, la water footprint (l’impronta idrica, ndr) deve avere una priorità nel bollettino delle emergenze”. È dunque lo stile di vita occidentale, basato sul consumo di grandi quantità di carne e derivati, a rappresentare il vero e più grave problema ambientale.

Acqua: come e perché ne sprechiamo così tanta

Come sappiamo, gli allevamenti sono un disastro globale sotto tutti gli aspetti: non solo dal punto di vista etico, visto che nel mondo due animali su tre vengono allevati intensivamente, ma anche e soprattutto dal punto di vista della sostenibilità ambientale. A livello mondiale l’industria del bestiame è responsabile dell’emissione del 51% di tutti i gas serra prodotti dall’uomo (più di tutte le nostre macchine, gli aerei e i treni messi assieme). Ma è la questione dello spreco idrico la vera piaga di questa situazione: la carne “costa” una quantità incredibile di acqua, in ogni sua fase della produzione. Secondo uno studio messo a punto da un professore universitario norvegese, occorrono infatti 4650 litri di acqua per produrre una bistecca di manzo da 300 grammi, contro i 1700 richiesti per produrre un pacco di riso da 500 grammi. Ma, in concreto, come e perché l’industria dell’allevamento ne spreca così tanta? “Acqua per coltivare i cereali, dei quali oltre la metà sono destinati ad alimentare gli animali “da carne” – spiega la Procacci – Acqua per dissetare i reclusi degli allevamenti intensivi, in cui vengono consumati cibi secchi, fieno, senza contare l’alto contenuto di acqua che possiedono le erbe dei prati del pascolo naturale. Acqua – prosegue la Procacci – per lavare le enormi galere di miliardi di bovini, polli, maiali ridotti a macchine animali. Acqua per lavare via le tracce della macellazione“.

allevamenti intensivi inquinamento

Mangiare carne, dunque, non è più una questione strettamente legata alle scelte personali, ma ha oggi un impatto ambientale senza precedenti.  A ricordarcelo, tante associazioni internazionali del calibro di Slow Food, FAO e WorldWatch Institute, che si sono schierate nettamente contro gli allevamenti intensivi e i loro meccanismi. Anche dal punto di vista strettamente salutistico, però, la situazione è analoga: grandi luminari del campo della medicina come Umberto Veronesi sostengono l’importanza di un’alimentazione senza carne per restare in salute e, a questo proposito, va ricordato che solo in Italia consumiamo il triplo della carne raccomandata dall’AICR per la prevenzione del cancro.

Una situazione allarmante per noi e per il nostro pianeta, alla quale si sta cercando di porre rimedio perfino con la creazione di carne sintetica in laboratorio, che permetterebbe di ridurre concretamente la nostra impronta ecologica. Vero è che si tratta di un’ipotesi ancora molto remota, che potrebbe non arrivare in tempo prima della catastrofe ambientale. Quello che nel frattempo ognuno di noi può fare è ridurre drasticamente (o, ancora meglio, evitare del tutto) il consumo di carne, passando a una dieta a base vegetale. Se non lo avete ancora fatto, vi consigliamo di calcolare la vostra impronta ecologica: quando cade il vostro personale Overshoot Day? Fino a quando la Terra potrà sostenere il vostro stile di vita attuale?

SlowFood contro gli allevamenti intensivi: “Stanno distruggendo il pianeta”

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