Matematica e mondo vegetale, solo coincidenze?

Come molti di voi sapranno la storia è ricca di menti, filosofi, fisici che hanno aderito ad una dieta vegetariana. I nomi sono dei più lustri: Seneca, Leonardo Da vinci, Platone, Tolstoj fino ad arrivare al più famoso Albert Einstein.

Meno noto è che sembra che il padre del vegetarianismo sia Pitagora, infatti egli affermava che non solo una dieta non carnivora facesse bene alla salute ma anche che non praticare violenza nei confronti degli animali portasse a minori conflitti tra gli uomini. Sono noti trattati di suoi seguaci che evidenziano gli effetti positivi di una dieta vegana.

Dato tanti nomi di lustro nel mondo matematico e fisico la domanda sorge spontanea: Vi è un legame tra matematica e dieta vegetariana o vegana? Non vi è una risposta diretta a questa domanda, ma vi è un elemento particolare che caratterizza il mondo vegetale che è stato oggetto dello stesso Pitagora negli anni: il Frattale.

Che cosa sono i frattali?

In parole povere sono delle figure geometriche che ripetono la propria struttura in diverse scale. Se ancora non è chiaro basti pensare ad un cavolfiore, per chi ben lo conosce potrebbe aver notato che i “rami” che lo compongono sono definiti dalle stesse unità che si ripetono indefinitamente nello spazio. In pratica ingrandendo una singola area si può individuare una stessa struttura di base ripetuta.

Nel mondo vegetale sono tanti gli esempi di questa entità, basti pensare ai girasoli, ai cactus o molto più vicino a noi la struttura dei vasi sanguigni nel nostro corpo.

I frattali sono strettamente legati ad un concetto di proporzione aurea con l’identificazione della sezione aurea (concetto derivante dai pitagorici), questa corrisponde ad un valore numerico pari a 1,61803… che definisce il rapporto tra grandezze disuguali.

Molti studi hanno portato all’identificazione di tale rapporto in natura ma anche in opere pittoriche come ad esempio nell’Uomo di Vitruvio che indicano le proporzioni che rendono armonioso il corpo umano. Infatti in molti studi si evidenzia come il numero aureo sia identificativo di bellezza ed armonia.

Un diretto collegamento della sezione aurea è la serie di Fibonacci dove vi è una sequenza di numeri dove i primi due sono 1, i successivi sono la somma dei due numeri precedenti. Quello che si è scoperto negli anni è che il rapporto di due numeri successivi di questa portano a numeri sempre più vicini al numero aureo, si può inoltre notare che i rapporti nelle dimensioni di alcuni vegetali rispecchiano la serie stessa.

Prendiamo come esempio un girasole, i semi dei girasoli seguono una struttura spiraliforme comune: 89 spirali in senso orario, 55 in senso antiorario, 34 in senso orario ma meno rapide. 89, 55 e 34 sono per l’appunto tre numeri adiacenti della serie di Fibonacci.

 

Insomma, i frattali come la serie di Fibonacci sono alla base della meravigliosa natura che abbiamo a disposizione, la matematica ci fornisce in questo modo il valore detto della “perfezione” che ci fa capire quanto tutto in questo modo sembrando pur casuale in realtà risulta una stretta collaborazione di proporzioni armoniche.

Se la perfezione della sezione aurea abbia influenzato da qualche punto di vista il pensiero del famoso Pitagora e della sua dieta non ci è dato sapere, ma comunque questa armonia caratterizza ogni giorno l’odierna cucina vegetariana rendendola perfettamente deliziosa.

“Tutto è determinato… da forze sulle quali non abbiamo alcun controllo. Lo è per l’insetto come per le stelle. Esseri umani, vegetali, o polvere cosmica, tutti danziamo al ritmo di una musica misteriosa, suonata in lontananza da un pifferaio invisibile.” – Albert Einstein

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