Perché i vegani non mangiano le uova?

I vegani non mangiano le uova e dietro a questa scelta ci sono sia ragioni etiche che salutistiche. Scopriamole insieme

Perché i vegani non mangiano le uova

Una delle più frequenti obiezioni alla scelta vegana è che per produrre le uova e latte “gli animali non vengono uccisi”. In realtà anche la produzione di derivati animali comporta, all’interno di un sistema intensivo di allevamento (che è quello più utilizzato) una serie di conseguenze molto gravi sulla vita e il benessere degli animali. Alle motivazioni etiche, inoltre, si affiancano spesso anche ragioni salutistiche: ecco quali sono le motivazioni che portano a eliminare le uova dalla propria alimentazione chi abbia scelto un’alimentazione vegana.

Gli aspetti etici

galline ovaiole allevamenti italiani

Secondo CIWF Italia, solo nel nostro paese vengono allevati 500 milioni di polli ogni anno. Per la produzione di uova l’industria è interessata solo agli esemplari femmine, ma che fine fanno i pulcini maschi? Sempre secondo CIWF Italia, ogni anno circa 360 milioni di pulcini maschi nati nella filiera delle uova vengono uccisi con il gas oppure gettati vivi in macchine trita tutto dopo un solo giorno di vita.  Il motivo di questa pratica ha le sue origini negli anni ’50, quando si decise di allevare razze differenti per la produzione delle uova e dei polli da carne. Nel primo caso si utilizzavano animali in grado di deporre un grande numero di uova, nel secondo esemplari capaci di crescere di peso il più velocemente possibile. Ma i pulcini maschi nati dalle galline ovaiole, non producendo uova e non acquisendo peso rapidamente, venivano e vengono ancora oggi considerati uno scarto. Al di là di ciò che avviene ai pulcini maschi negli allevamenti, anche le condizioni di vita delle galline ovaiole sono aberranti: una recente indagine di Animal Equality ha messo in luce la situazione degli allevamenti italiani, in cui le galline vivono ammassate in spazi così ridotti da non consentire loro nemmeno l’apertura delle ali; sono chiuse in gabbie metalliche sporchissime, completamente ricoperte da piume ed escrementi; attorno a loro ratti in decomposizione, a contatto con le uova deposte; come se ciò non bastasse, galline putrefatte nelle stesse gabbie in cui le compagne vive continuano a deporre le uova, queste ultime spesso infestate da larve e insetti.

Gli aspetti salutistici

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Per quanto riguarda le uova, ecco cosa riporta il sito della Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana (SSNV): “Da anni si decantano i pregi dell’uovo […] ma, da un’attenta analisi della letteratura medico-scientifica più recente, sembra che questo alimento possegga più difetti che pregi”. Innanzi tutto viene analizzata la questione delle proteine: per quanto le uova siano considerate un’ottima fonte proteica, apportano ovviamente proteine di origine animale ed “è ormai ampiamente dimostrato che sia necessario, per una salute ottimale, ridurre al minimo o eliminare del tutto le proteine animali – come riporta la SSNV – particolarmente ricche in aminoacidi contenenti zolfo”. Lo stesso discorso vale per i grassi (che rappresentano il 70% della composizione di un uovo) e che sono, per lo più, saturi: “Il World Cancer Research Fund e l’American Institute of Cancer Research – spiega la SSNV – nelle loro Linee Guida puntano l’attenzione principalmente sul consumo di prodotti animali e dei grassi in essi contenuti, osservando che il consumo di verdura e frutta è associato significativamente con la prevenzione dei 12 maggiori tipi di cancro“.

Altro problema riguarda le precarie condizioni igienico-sanitarie in cui versano gli animali negli allevamenti: “A causa della conformazione stessa dell’uovo (porosità dell’involucro esterno), delle non sempre buone condizioni igieniche degli allevamenti intensivi e della dubbia qualità di molte catene produttive – continuano gli esperti – esiste sempre il rischio di contaminazione da Salmonella. Infatti, seppure nell’ultimo decennio siano stati imposti dei nuovi standard igienici, i casi di infezione ad opera di questo batterio continuano a colpire l’uomo. Essendo i sintomi d’infezione più comuni diarrea, febbre e crampi addominali, spesso il soggetto colpito non si rivolge al medico e di conseguenza non sempre vengono eseguiti i test di isolamento e identificazione dell’agente patogeno, rendendo difficile stimare il reale numero di casi di infezione da Salmonella”.

Le uova in cucina: non sono fondamentali

In cucina è semplicissimo sostituire le uova all’interno delle preparazioni: dai dolci ai salati, la funzione delle uova (se non vengono consumate come alimento a sé stante) è quella legante o lievitante. In entrambi i casi è facile trovare sostituzioni e ingredienti che possono aiutarci. Qui di seguito un’infografica tratta dal nostro libro “Dolci Vegolosi” edito da Gribaudo.

Come sostituire le uova

Ricordatevi che nemmeno le meringhe o l’effetto degli albumi montati a neve sarà più un problema grazie ad un ingrediente incredibile, l’aquafaba, acqua di cottura o governo dei ceci montata, che può essere utilizzata in molti modi all’intero di varie ricette. Qui vi spieghiamo come realizzarle con un video tutorial.

 

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