Cibo veg ai senzatetto. Così Animal Amnesty ha festeggiato il World Vegan Day

Offrire ai senzatetto un pasto vegan per “denunciare l’emarginazione, contribuendo alla fine dello sfruttamento e della distruzione della Terra”. A organizzare l’iniziativa, lo scorso fine settimana, in occasione del World Vegan Day del primo novembre, è stata Animal Amnesty, l’organizzazione no profit nata dall’esperienza di Occupy Green Hill. In una decina di città italiane gli attivisti si sono dati da fare per preparare e distribuire piatti vegani agli homeless, per strada, nei parchi, presso le stazioni di metropolitane e bus o nei dormitori. “Poiché il veganismo è un movimento per la liberazione animale umana e non umana, Animal Amnesty ha deciso celebrare il 1° novembre con il primo Vegan Charity Day, perché vegan significa aiutare tutti gli esseri viventi”, ha spiegato l’associazione lanciando l’iniziativa dalla propria pagina Facebook. “Abbiamo deciso di portare cibo vegan alle persone più bisognose e in difficoltà. Perché cibo vegan? Perché l’alimentazione vegana rappresenta la soluzione più accessibile, sicura e sostenibile al problema della fame nel mondo”. Obiettivo dell’organizzazione è ripetere periodicamente la distribuzione: “Tutto è collegato. Le scelte che facciamo – ha sottolineato Animal Amnesty – non influenzano solo la nostra vita, ma anche quella degli altri: dal momento che i destini di tutte le specie su questo pianeta sono strettamente interrelati, lo sfruttamento degli animali non può non avere un grande impatto sul mondo umano”.

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