Rooibos: il “tè rosso” che… non è un tè

Rooibos

Il rooibos chiamato talvolta tè rosso non proviene dalla pianta della Camelia Sinensis ma da un cespuglio che cresce in Sudafrica nella zona montuosa di Cedarberg. La parola rooibos deriva da “red bush” che significa “cespuglio rosso”.

La pianta
La pianta è classificata con il nome latino “Aspalathus linearis” e ha l’aspetto di un cespuglio che può raggiungere il metro e mezzo di altezza con lunghi rami dai quali si diramano rametti con foglie molto sottili simili ad aghi di pino. Nel periodo della fioritura la pianta si popola di piccoli fiori gialli che ricordano la ginestra. Il raccolto dei rametti e delle foglie avviene prevalentemente in estate. Distinguiamo due tipi di rooibos, il rooibos verde che non è subisce il processo ossidativo e il rooibos rosso spesso identificato solo con il nome rooibos che è il risultato del processo di ossidazione delle foglie. Nel caso del rooibos verde le foglie appena raccolte sono sottoposte a un getto di vapore per bloccare l’ossidazione, la naturale reazione degli enzimi delle foglie che si genera a contatto con l’ossigeno, quindi essiccate. Questa fase è molto simile a quella che avviene nella lavorazione del tè verdi giapponesi. Nel caso del rooibos rosso le foglie sono invece sottoposte al processo di ossidazione e a una fase successiva di essiccazione e assumono il caratteristico colore rossastro.

roibos

L’infuso
L’infuso preparato con questo arbusto è totalmente privo di teina, la caffeina del tè, e contiene una quantità minima di tannini, per cui non ha alcun effetto stimolante ed è adatto per essere bevuto sia dai bambini che dagli anziani che dalle persone che devono rinunciare completamente a bevande contenenti caffeina. Ricco di antiossidanti, vitamina C e sali minerali tra cui ferro, potassio, zinco, manganese e sodio. Il rooibos verde in tazza ha un colore aranciato e un sapore morbido con note che ricordano la frutta primaverile mentre il rooibos rosso ha il tipico colore rosso intenso, è comunque meno aspro del tè grazie al bassissimo contenuto di tannini e può essere gustato senza zucchero perché ha un sapore gradevole e poco astringente, in qualsiasi ora della giornata.  Studi recenti hanno riportato che ha un effetto calmante grazie alla presenza di polifenoli antiossidanti tra i suoi componenti, tra i quali i flavonoidi. Ottimo sia caldo che freddo, bevuto dopo i pasti è un coadiuvante della digestione.

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