Vegolosi.it compie 10 anni: vi raccontiamo la nostra storia

La casa era piccola, il divano pure, ma una sera d’estate dopo il lavoro, Federica invitò due amiche e colleghe per una pizza: aveva un’idea. Il suo fidanzato, Simone, era diventato vegetariano e, dopo una iniziale resistenza, anche lei aveva capito che era tempo di cambiare. Il problema, però, era trovare ricette ma soprattutto informazioni davvero accurate in merito. In quel momento Federica, che lavorava a Giallo Zafferano come videomaker e autrice di testi, aveva l’esperienza per creare qualcosa di nuovo e che in Italia mancava. Valentina e Silvia (giornaliste) e Simone stesso (grafico editoriale) le dissero: “Perché no?”. Volevamo un giornale online che insieme alle informazioni verificate proponesse anche ricette veg testate, provate, verificate, affidabili. Chef Cristiano, amico di Federica, si unì al gruppo (dopo una serata in pizzeria e un “Ah, bene, sì, ci sto!”): iniziò così un anno di lavoro dietro le quinte per aprire Vegolosi.it.

Una conferenza stampa per dirlo a tutti

Marzo era un buon mese per dire a tutti che Vegolosi.it era pronto. L’occasione fu la fiera “Fa’ la cosa giusta!”, a Milano. Preparammo i comunicati stampa, le borse di cotone con il nostro logo (ne abbiamo ancora qualcuna in redazione), una cartolina con una ricetta (questa) e un piccolo quaderno da regalare a chi sarebbe intervenuto: tutto rigorosamente fatto a mano, da noi. Eravamo agitati, vestiti eleganti e un po’ stanchi: la prima versione di Vegolosi.it, con circa un centinaio di ricette, era stata preparata di sera dopo il lavoro, e nei week end a casa di Cristiano per cucinare e fotografare i piatti (ogni volta ci portavamo due carrelli pieni di piatti, piattini, tovaglie, posate, bicchieri e altro per allestire le foto). Fu un pomeriggio speciale, con noi c’era al tavolo anche Elio Fiorucci che fu il nostro padrino: le persone erano tantissime, tutte molto contente di poter conoscere Vegolosi.it. Nella prima ora dopo la conferenza stampa, lo ricordiamo ancora, la nostra pagina Facebook raggiunse 1000 like: una goduria. Grandi applausi, strette di mano, anche una tv locale per intervistarci (con inevitabile gola secca per l’agitazione). Anche il “Corriere della Sera” parlò di noi: la nostra foto e quell’articolo li abbiamo ancora appesi in redazione. Ora iniziava il lavoro quotidiano per parlare di alimentazione vegan.

Una marcia diversa

Dopo due anni di lavoro da remoto, ognuno a casa propria e nel tempo libero (Vegolosi.it non guadagnava abbastanza per pagarci uno stipendio, anzi, eravamo noi a metterci i soldi), arrivò l’occasione: una sede a un buon prezzo per lavorare più comodi, con una cucina nostra, una sala shooting e una stanza per la redazione. Per quattro giorni imbiancammo, pulimmo, sistemammo e rendemmo accogliente nonché molto verde e arancione quella redazione a Milano, e fu anche il momento di creare una società vera, nostra: nasceva Viceversa Media s.r.l (la società editrice di Vegolosi.it). Il sito cresceva, i lettori erano sempre di più, il lavoro anche. Un giorno alla nostra porta bussò chef Sonia, giovane fan del sito e spettatrice silenziosa di molti dei nostri showcooking. Mentre chef Cristiano prendeva un’altra strada, chef Sonia diventava parte della squadra con un passaggio di consegne leggero e perfetto.

Quella mail…

Una mattina, scorrendo le mail mentre eravamo ancora a casa, Federica e Simone vedono un mittente: “Editore Gribaudo – Feltrinelli”. Quella mail avrebbe cambiato le cose: un editore importante voleva pubblicare un libro con noi. Le grida e l’entusiasmo ve le lasciamo immaginare, soprattutto in macchina prima di recarci alla prima riunione con la redazione di Feltrinelli. Il primo libro “Vegolosi”, che adesso guardiamo con tenerezza (era piuttosto “grezzo”), uscì nel 2014, un anno dopo la messa online del sito: ne sarebbero seguiti altri 5 (e non abbiamo ancora finito, vedrete). Fu così che arrivarono anche le presentazioni, gli eventi, le presenze con gli stand alle fiere, uno spettacolo teatrale, “Cibo per la pace”, incentrato sulla cucina vegan che a Milano portò alla Palazzina Liberty più di 300 persone. Vegolosi non era “solo” un sito ma incontrava i suoi lettori, cucinava con loro, scambiava strette di mano, consigli, complimenti.

Quel marzo che cambiò le cose

Leggemmo i titoli sui giornali: un virus arrivava dalla Cina, un caso anche in Italia e poi il caos. Il lavoro che si ferma, la redazione chiusa, le pubblicità che saltano, le visite che aumentano vertiginosamente (tutti in casa, tutti a cucinare) noi che, però, non avevamo praticamente più nessun sostegno economico. Ci fu una riunione difficile: ognuno di noi chiuso in casa, niente ricette, poca energia. Eppure Vegolosi aveva superato tante prove, non potevamo arenarci così. Dopo un paio d’ore di confronto nacque Vegolosi MAG: un modo per chiedere ai lettori di sostenere il nostro lavoro fornendo un prodotto diverso e lasciando il sito gratuito, creando un altro giornale che potesse permettere tempi di lettura diversi, un modo per fermarsi a riflettere perché – ce ne eravamo resi conto – serviva a tutti capire nuovamente dove eravamo.

La spinta fu grande: nel giro di un mese e mezzo, con il lavoro matto di tutti e le nottate di Simone a impaginare e inventare, Vegolosi MAG salpò il 23 aprile del 2020 e fu un successo. Nuove persone che lavoravano con noi, una squadra che si ampliava. Più lavoro, è vero, ma la soddisfazione di vedere un “più” e non un “meno” in un anno che sembrava doverci tagliare le gambe definitivamente dopo 8 anni di lavoro. E poi sono arrivati i corsi di cucina online per poter raggiungere tutti, per tenere i prezzi moderati e fare in modo che più persone possibili potessero partecipare, divertirsi con noi, imparare.

I corsi, i progetti, il presente

Ed eccoci qui: la redazione di Vegolosi.it con Federica e Simone (che nel frattempo sono diventati marito e moglie), Silvia (che intanto è diventata mamma di Matilde), Valentina (mamma di Leonardo) e Sonia (che ha iniziato a lavorare anche nei ristoranti dopo una laurea in conservazione dei beni culturali) e tutti i preziosi giornalisti, redattori, illustratori, nutrizionisti e dottori che lavorano con noi e ai quali va sempre il nostro enorme “grazie”, è qui. Abbiamo cercato di mantenere “la barra dritta”, di non inseguire il guadagno facile, di mostrare che la coerenza e l’autorevolezza sono dei valori anche online, che la battaglia per i diritti degli animali passa anche dall’informazione corretta, dalle migliaia di risposte date sui social, dalle ricette provate e affidabili, dai sorrisi e dalla disponibilità, dall’idea che la cucina vegan sia inclusiva e non esclusiva.

La redazione è qui ma anche voi lettori: sappiate che siete il centro del nostro lavoro. È a voi che va il nostro pensiero quando stabiliamo il livello di qualità che dobbiamo cercare di superare. Vi rispettiamo e rispettiamo noi stessi: questa è sempre stata, e sempre sarà, la base del nostro operato.

Adesso è tempo di scrivere nuovi capitoli: noi siamo pronti (e sempre giovanissimi e pimpanti grazie all’alimentazione vegan… :D).