Moby: il nuovo brano è un appello antispecista ad aprire gli occhi – VIDEO

Un nuovo brano invita ad “aprire gli occhi” sul tema delle sofferenze animali dovute al commercio di carne e latte.

Si intitola “We’re going wrong” il nuovo brano dell’artista statunitense Moby. Il musicista ha annunciato il nuovo singolo anche sui suoi canali social invitando il pubblico all’ascolto e alla riflessione sul tema della violenza verso gli animali d’allevamento. La voce che accompagna il brano è dell’attrice e doppiatrice americana Brie O’Banion. Il video musicale che accompagna il brano è stato realizzato tramite illustrazioni animate che raccontano la storia di una mucca e del suo vitello che vengono separati a causa delle dinamiche insite negli allevamenti intensivi che producono carne e latte.

Il testo e il messaggio del brano

Please, open your eyes/I find out today we’re going wrong” (Aprite gli occhi/ oggi ho scoperto che stiamo sbagliando) recita il testo molto breve ed intenso musicato da Moby che da anni è anche attivista per i diritti degli animali ed è vegano dall’età di 22 anni (ora ne ha 57). Il video è illustrato da un video realizzato con illustrazioni semplici che raccontano una tipica storia di separazione all’interno di quello che appare come un allevamento intensivo. Una mucca e il suo vitello, legati da un inevitabile legame, vengono separati per condurre la madre al macello e il vitello alla sua vita di pochi mesi fatta di latte artificiale e prigionia volta poi all’uso della sua carne. I due si ritroveranno in paradiso insieme a tantissimi altre mucche e vitelli come loro, ancora vittime di un sistema folle che approvvigiona un mercato della carne che sembra non avere fine.

L’invito di Moby è ad aprire gli occhi perché spesso la realtà che si cela dietro il consumo di carne è sconosciuta ai più grazie al racconto edulcorato e falso che per decenni è stato ed è portato avanti dalle lobby degli allevatori: pascoli sconfinati, una vita agiata fatta di biada e grandi spazi aperti, vitelli coccolati da chi poi li macellerà, mucche trattate come regine. Spot, racconti e narrazioni si susseguono con il fine ultimo creare un’idea che non può corrispondere alla realtà e che giustifica il consumo: per mangiare carne e bere latte in grandi quantità, gli animali devono essere sfruttati in grandi numeri e uccisi.

Un frame del video del nuovo brano di Moby

L’attivismo di Moby e la sua scelta

We’re going wrong non è il primo brano che Moby dedica al tema. Nel 2016, in collaborazione con Mercy For Animals, Moby scrisse “Don’t leave me”, brano con un messaggio chiaro legato alla denuncia dello sfruttamento animale per l’industria alimentare.
Da molti anni il musicista americano, pronipote del Melville di “Moby Dick“, si batte per i diritti degli animali, non solo facendo attivismo grazie al suo grande seguito ma anche in modo molto pratico. Moby ha fondato infatti due ristoranti: uno vegetariano, il TeaNY a New York e uno vegano, il  Little Pine a Los Angeles in cui proventi vanno a finanziare associazioni animaliste. Anche alcuni tatuaggi che il cantante ha collezionato negli anni sulla sua pelle sono dedicati al tema dei diritti animali e creano una sorta di manifesto perennemente esposto che attira l’attenzione dei media.

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