Moby e i tatuaggi vegan: la pelle-manifesto che non può essere ignorata

Un manifesto imprescindibile e silenzioso ma molto efficace che racconta dell’attivismo del cantante e compositore americano

moby-tatuaggi-vegani-3

Sono 33 anni che Moby (al secolo Richard Melville Hall) cantante americano, musicista e compositore nonché nipote del famoso Herman Melville autore di Moby Dick, ha scelto un’alimentazione vegana. Ma è solo negli ultimi anni che la sua voce da attivista si è fatta più acuta: il suo messaggio sulla liberazione animale è diventato una mappa sulla sua pelle con numerosi tatuaggi, tutti in zone molto esposte del corpo.

“Sono un’attivista per gli animali perché al centro della mio essere al mondo, credo che ogni animale ha il diritto di vivere la propria vita, secondo la propria volontà” – Moby

I tatuaggi e il loro messaggio

Era il 1995 quando durante il Lollapalooza, festival musicale annuale itinerante, il giovane Moby fece il suo primo tatuaggio. Ma ultimamente, il cantante ha spiegato che era necessario renderlo più contemporaneo: “Dopo 24 anni ho pensato che fosse il momento di chiedere a Kat Von D di aggiornarlo. Non sarebbe straordinario se le religioni del mondo fossero d’accordo su questo semplice editto; non ucciderai? Non ucciderai gli umani. Non ucciderai gli animali. Semplicemente non ucciderai.”

moby-tatuaggi-vegani-3

Ecco che qualche anno dopo arriva anche il primo tatuaggio sul collo: la scritta è grande e interpretabile in due modi, entrambi perfettamente in linea con il pensiero di Moby: “Vegano per la vita” o “Vegano a vita”. Moby scrive sul suo profilo Facebook: “Sono diventato vegano nel 1987, e anche se ogni anno vengono uccisi oltre 100 miliardi di animali da e per gli esseri umani, sono ancora stupito di quanti progressi abbiamo fatto. Abbiamo così tanto lavoro da fare, ma volevo ringraziarvi per essere stati gentili, compassionevoli e instancabili nel vostro attivismo. Vegan per la salute. Vegano per il clima. Vegano per l’ambiente. Ma soprattutto: Vegano per gli animali”. Insomma i motivi per cui l’artista ha fatto questa scelta sono tutti riassunti in quelle tre righe ben esposte sul collo e protagoniste di centinaia di fotografie che girano on line e che gli vengono scattate durante i più disparati eventi musicali e non. Una sorta di manifesto silenzioso e imprescindibile che lo accompagna.

Più recente e decisamente ancora più grande, il tatuaggio con il quale Moby ha festeggiato i suoi 32 anni da vegano lo scorso anno. Non una, ma ben 12 lettere tatuate che formano sulle braccia del cantante la scritta “Diritti animali“. Anche in questo caso, molto difficile non vederli in tante occasioni pubbliche.

Infine, ecco l’ultimo tatuaggio dedicato al movimento vegan: “Proteggi gli innocenti e difendi chi è vulnerabile“, che Moby ha descritto come una sua forma particolare di giuramento di Ippocrate. La scritta è stata realizzata da un tatuatore americano, anch’egli vegano, Dan Smith. Ricordiamo che anche i tatuaggi possono essere vegani, dato che il tatuatore deve stare attento a ingredienti degli inchiostri e prodotti che vengono utilizzati durante e dopo la realizzazione del disegno.

Oltre che con le sue canzoni, alcune delle quali dedicate proprio al tema animalista, Moby ha anche aperto un ristorante vegano a Los Angeles, Little Pine, i cui proventi vanno alle associazioni animaliste. La sua pelle, inoltre, rappresenta un manifesto pubblico e continuamente esposto a televisioni e fotografi come a voler dire: “Anche se non mi farete domande su questo tema, ecco che ne parlo in ogni caso”. Una mossa interessante che dimostra la grande attenzione dell’artista per il movimento di liberazione animale.

Iscriviti alla newsletter e ricevi subito l'ebook gratis

Quattro ricette MAI pubblicate sul sito che potrai scaricare immediatamente. Puoi scegliere di ricevere una ricetta al giorno o una newsletter a settimana con il meglio di Vegolosi.it.  Iscriviti da qui.

Sai come si fa la salsa zola vegan? Iscriviti alla newsletter entro e non oltre l'11 maggio e ricevi subito la video ricetta

Print Friendly
0