Mandorle: il 70% sono scarti ma possono diventare birra, tè e carburante

Nuova vita ai gusci e alle drupe delle mandorle, prodotti in grande quantità durante la lavorazione dei frutti: tra le altre cose, possono essere usati per produrre sidro, birra e tè

Almond Waste

More people should know how amazing recycling almonds are for the environment.

Posted by ATTN: on Thursday, May 3, 2018

Forse non tutti lo sanno, ma quando mettiamo nel carrello una confezione di mandorle, in realtà stiamo acquistando solo il 30% del prodotto iniziale: il restante 70% è infatti composto dai gusci e dalle drupe, i frutti che racchiudono i semi delle mandorle, ovvero la parte che comunemente mangiamo. Pensiamo solo che ogni mezzo chilo di mandorle prodotte, si ottiene oltre un chilo di sottoprodotti: avanzi da scartare o risorse da riutilizzare?

Sono sempre di più e sempre più innovativi gli sforzi compiuti oltreoceano – specialmente in California uno dei maggiori produttori mondiali – per rendere questo alimento a impatto zero e le idee (e i risultati) sono incredibili.

Mandorle: gli usi dei gusci e delle drupe

Le drupe, frutti carnosi e succosi, sono ricchissimi di zuccheri che vengono estratti meccanicamente attraverso un processo di frantumazione. Gli usi di questi zuccheri sono incredibili: possono essere infatti impiegati per produrre , sidro e birra, ma anche come dolcificanti all’interno di alcuni alimenti confezionati e addirittura per alimentare le api in inverno.

riutilizzi gusci mandorle

Anche i gusci delle mandole trovano una seconda vita in modo del tutto innovativo: essendo legnosi e molto resistenti, possono infatti essere aggiunti alla plastica riciclata per renderla più dura e resistente al calore, ovviando ai due problemi principali da sempre riscontrati in questo materiale. Ma non solo: alcuni ricercatori stanno lavorando per convertire i gusci e le drupe delle mandorle in etanolo, carburante ecologico prodotto partendo dagli zuccheri delle drupe, che potrebbe potenzialmente integrare o sostituire il carburante che utilizziamo comunemente nei serbatoi delle nostre automobili.

Le idee, in realtà, sono infinite così come sono infinite le possibilità di riciclare gli scarti della produzione di questo alimento. Altri esempi? I gusci, opportunamente lavorati, potrebbero essere utilizzati per rendere più permeabile il terreno, all’interno dei pannolini dei bambini come assorbenti o perfino nella produzione di cosmetici e medicinali. Insomma, sembra davvero arrivato il momento di donare una seconda vita a questi materiali, a vantaggio dell’uomo e soprattutto dell’ambiente.

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