Irregolarità in allevamenti e macelli: ecco la piattaforma per segnalarle

Essere Animali punta a coinvolgere i cittadini nella lotta all’illegalità e alla violenza sugli animali: ricevuta la segnalazione, parte un protocollo e un iter fino al possibile processo.

Pecore in allevamento

Un form online per segnalare in forma anonima irregolarità negli allevamenti e nei macelli: è la nuova iniziativa lanciata da Essere Animali, l’associazione non-profit impegnata nelle indagini contro il maltrattamento degli animali, per coinvolgere i cittadini che riscontrano violazioni negli stabilimenti zootecnici.

Una volta ricevuta la segnalazione, Essere Animali provvederà a verificare la sussistenza di reati, anche investigando tramite telecamere nascoste e propri infiltrati, e a denunciare le eventuali violazioni alle forze dell’ordine. In caso di iter giudiziario, a occuparsene dall’inizio alla fine sarà sempre Essere Animali, che con questa nuova iniziativa si impegna a coprire eventuali spese legali per avvocati, veterinari o altri professionisti coinvolti.

Cosa si potrà segnalare

Gli ambiti di intervento includono non solo il maltrattamento animale, ma anche i danni ambientali, lo sfruttamento dei lavoratori, le questioni sanitarie e le frodi alimentari.

Alcuni esempi di illeciti che possono essere segnalati attraverso il form sono gli abbattimenti irregolari di animali malati, l’eccessiva densità delle recinzioni (con conseguenti comportamenti anomali e sintomi di stress), la macellazione di gruppo, lo smaltimento dei reflui o dei rifiuti speciali nei campi o nei canali, le infestazioni di topi, acari, pidocchi, blatte o altri parassiti; e ancora, il lavoro irregolare, il caporalato, il mancato rispetto delle discipline in materia di produzione degli alimenti (ad esempio, nel caso delle certificazioni di biologico o DOP).

Una delle schermate del form di segnalazione

Perché è importante l’impegno di tutti

Negli ultimi dieci anni, le investigazioni di Essere Animali hanno portato alla luce le numerose pratiche illecite che vengono perpetrate negli allevamenti italiani a danni degli animali, ma anche dell’ambiente e degli operatori: tra le più recenti, le violenze contro i suini di alcuni stabilimenti di Verona e Pavia. Coinvolgendo i cittadini, inoltre, l’associazione ha ottenuto significativi traguardi come l’eliminazione del fois gras dagli scaffali di diversi supermercati. Ed è di nuovo rendendo partecipi le persone che l’organizzazione conta ora di raggiungere nuovi, importanti risultati nella tutela del benessere animale.

“Riteniamo che i controlli negli allevamenti, demandati dal Ministero della Salute alle ASL regionali, siano pochi e inefficienti. Per questo motivo, il nostro team investigativo si muove in prima persona”, commenta l’avvocato Alessandro Ricciuti, legale di Essere Animali. “Negli ultimi anni, diversi ex lavoratori e persone che abitano vicino ad allevamenti, si sono rivolti a noi per denunciare presunti reati. Con questo nuovo strumento, vogliamo agevolare le segnalazioni”.

Come funziona il form

La pagina web è la prima di questo tipo attiva in Italia ed è molto semplice da usare: collegandosi al link per le segnalazioni, si viene re-indirizzati a un form dove è possibile lasciare le informazioni di cui si è a conoscenza. Le segnalazioni vengono raccolte in forma anonima e Essere Animali raccomanda di fornire quante più informazioni possibili al fine di agevolare le azioni legali successive – pur raccomandando di non mettere a rischio la propria incolumità né di pregiudicare le indagini attraverso investigazioni improvvisate.

Data la visibilità e la competenza di Essere Animali, è più probabile che una segnalazione fatta all’organizzazione venga presa in considerazione e conclusa con successo, ecco perché l’organizzazione consiglia di usare il form anziché rivolgersi direttamente alle autorità.

“Ogni anno in Italia vengono allevati oltre 600 milioni di animali. All’interno dell’enorme industria zootecnica”, conclude Ricciuti, “si nascondono zone d’ombra dove i maltrattamenti sono inimmaginabili e i reati all’ordine del giorno. Con questo progetto, vogliamo gettare una luce per illuminare questo buio”.

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