Anche nel 2021, gennaio fa rima con Veganuary

Che cos’è e come è nato il “Gennaio vegano” che ha spinto più di 1 milione di persone a provare l’alimentazione vegan.

400.000 persone hanno provato Veganuary

Che cos’hanno in comune Paul McCartney, Evanna Lynch e IKEA? Sono tutti e tre supporter di Veganuary, un’organizzazione no-profit che dal 2014 invita le persone di tutto il mondo a provare a seguire una dieta vegetale per tutto il mese di gennaio e oltre, e che accompagna aziende e ristoranti nella creazione e promozione di prodotti vegani.

Vegani per un mese

Il nome Veganuary è abbastanza auto-esplicativo: si tratta di provare a diventare vegani per il mese di gennaio (in inglese veg+january). Chi si iscrive alla newsletter riceve ogni giorno per 31 giorni una mail con ricette, piani alimentari, consigli e informazioni sul mondo vegan. L’adesione è completamente gratuita, e grazie ai social non ci si sente soli: su Facebook, ad esempio, esistono community di persone che intraprendono il percorso Veganuary insieme e si scambiano opinioni e idee, facendo tesoro anche dei suggerimenti dei vegani più “navigati”.
Solo nel 2020, più di 400.000 persone hanno aderito all’iniziativa, e molte di loro sono rimaste vegane anche dopo gennaio: una grande notizia per gli animali e per l’ambiente.

Logo Veganuary

Il logo di Veganuary

Dal Regno Unito a tutto il mondo

La prima campagna di Veganuary è stata lanciata nel 2014 grazie alle sole forze dei suoi fondatori, gli inglesi Matthew Glover e Jane Land. Glover aveva lavorato nell’industria dei serramenti per 17 anni, ma dopo essere diventato vegano nel 2011 ha deciso di mettere le sue competenze di marketing e business al servizio degli animali. Da quel primo passo, Veganuary è cresciuta ed è diventata una realtà attiva tutto l’anno nei cinque continenti.
Nel Regno Unito, l’impatto è stato determinante: secondo una ricerca della Mintel, nel 2018 il 16% dei nuovi prodotti alimentari lanciati sul mercato erano prodotti vegani: Veganuary è stata indicata dalle aziende coinvolte come causa scatenante di questo cambiamento.
Qui in Italia le campagne informative sono gestite da Essere Animali, associazione animalista, che collabora con influencer e chef vegan. L’iniziativa ha incluso anche quest’anno Vegolosi.it nella sua newsletter: attraverso le mail, i video e le dirette sui social, l’anno scorso è riuscita a coinvolgere ben 15.000 italiani.

Perché Veganuary?

Il 2020 è stato un anno che ha messo in discussione il nostro rapporto con gli altri animali e con l’ambiente. La pandemia, data la sua probabile origine zoonotica, ha costretto alla chiusura diversi allevamenti e stabilimenti di produzione di carne, e questo non è passato inosservato. Complice anche il lockdown e l’estro culinario che ha generato, sempre più persone sono incuriosite dalla filosofia vegan e dai suoi risvolti alimentari.
Una scelta che comporta numerosi benefici in primis per gli animali e il loro benessere, ma che si rivela cruciale anche per la lotta al cambiamento climatico e alle altre problematiche ambientali. Infine anche la salute ne risente in modo positivo: eliminare carne e altri derivati animali significa eliminare prodotti che sono ormai noti per la loro correlazione ad alcune malattie.
Secondo i feedback dell’associazione: “Molti di coloro che partecipano a Veganuary riportano miglioramenti a livello fisico già dopo i 31 giorni, anche solo in termini di digestione, aspetto della pelle e qualità del sonno.”

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