Semi di psillio: cosa sono e come utilizzarli

Semi-sconosciuti ma diffusi in tutto il bacino del Mediterraneo, questi particolari semi sono una validissima alternativa vegetale alle uova

Psillio

I semi di psillio, estratti da una pianta tipica dei Paesi del bacino Mediterraneo dai piccoli fiori gialli (la Plantago psyllium) e avvolti in un rivestimento formato da mucillagini, sono oggetti misteriosi e ben poco noti ai più. La pianta, coltivata principalmente in Iran, India, Pakistan e Stati Uniti, si trova sotto forma di semi o in polvere nelle erboristerie più fornite, spesso anche in comode bustine monodose pronte all’uso. Il loro prezzo non è particolarmente elevato, circa 7 euro per 200 g.

Semi di psillio: usi in cucina

Semi estremamente versatili, si possono mangiare a colazione (nello yogurt, in frullati di frutta fresca o magari nei biscotti accompagnati da uvetta) oppure si può utilizzare il gel che si ottiene dai semi a bagno nell’acqua come alternativa vegetale alle uova, perfetto quindi per molte ricette vegane e crudiste.

Come prepararlo? Versate in una ciotola i semi di psillio e l’acqua naturale (sia calda che fredda), lasciate agire per almeno un quarto d’ora e appena la massa diventa gelatinosa frullate il tutto insieme. La regola generale è che serve un cucchiaino di semi di psillio e un cucchiaio di acqua fredda per sostituire un uovo.

Le proprietà

I semi di psillio sono ottimi regolatori per la stitichezza (perfetti in gravidanza) e la diarrea, ma tengono anche sotto controllo colesterolo e glicemia oltre a ridurre lo stimolo della fame se assunti 20-30 minuti prima del pranzo e prima di cena. L’assunzione è solitamente in infuso: si fa sciogliere il contenuto della bustina in acqua calda, tè, latte o succhi di frutta.

Yuri Benaglio 

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