Sale rosa dell’Himalaya: il sale pakistano che prende il suo colore dal ferro

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Che cos’è il sale rosa dell’Himalaya

Il sale rosa dell’Himalaya è un tipo di sale estratto in Pakistan a parecchie centinaia di chilometri dalle vette himalayane da cui prende il nome. A differenza del solito sale da cucina, la quantità di sodio contenuta è decisamente minore. Il caratteristico colore rosa è dato dalla grande quantità di minerali di ferro in esso contenuto. Non può essere, però, ritenuta una buona fonte di ferro perché le quantità presenti nel sale variano e e andrebbe consumata una quantità troppo alta per poterlo considerare un integratore.

Altra qualità positiva di questo sale è che non viene sottoposto a trattamenti chimici dopo l’estrazione: la lavorazione consiste solo nella triturazione e nel confezionamento. Non è semplice trovare in commercio come sale fino il sale rosa dell’Himalaya ma ci sono alcuni portali specializzati, come Shankara, dove poter trovare questo sale speciale.

Benefici del sale rosa dell’Himalaya

Non ci sono valutazioni scientifiche che permettano di stabilire che il sale rosa sia migliore dal punto di vista nutrizionale rispetto al comune sale bianco.

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Ricetta vegana con sale rosa dell’Himalaya

Il sale rosa dell’Himalaya può essere usato tranquillamente per tutte le vostre ricette, ma ricordate che non contiene iodio, da assumere con il classico sale marino.

Le ricette vegane non fanno eccezione, ne presentiamo una semplice da realizzare ma di effetto sicuro: involtini di lattuga, da realizzare con cous cous o a piacimento, con il riso. Qui di seguito vi presentiamo la variante con il cous cous.

Ingredienti per 2 persone

  • Sale rosa dell’Himalaya
  • Pepe nero
  • 1 carota
  • 1 lattuga
  • 1 porro
  • Olio extravergine di oliva
  • 80 grammi di cous cous
  • Coste di sedano
  • 1 limone
  • Aromi a vostro piacimento (timo, menta, rosmarino)

Preparazione degli involtini di lattuga

Come prima cosa, tostate il cous cous per circa 10 minuti. A parte preparate del brodo vegetale con circa 0,1 litro di acqua. Una volta tostato, versate sul cous cous il brodo vegetale bollente e coprite in modo da lasciarlo gonfiare.

Tritate il porro, le carote, le coste di sedano e gli aromi che avete scelto e poi fate rosolare il tutto in un po’ di olio di oliva. Dopo un minuto aggiungete un paio di cucchiai di acqua, il sale rosa dell’Himalaya fino e del pepe nero e coprite in modo da far stufare il tutto per 5 minuti. Aprite poi la pentola per far evaporare l’acqua. Unite poi con il cous cous e mescolate bene.

Pulite la lattuga e sbollentate le foglie per pochi secondi, in modo da renderle più facilmente malleabili.

Sovrapponete più di una foglia di lattuga, a seconda della dimensione desiderata per gli involtini e ponete al centro un cucchiaio di cous cous. Chiudete l’involtino e legatelo, ripetete l’operazione per tutti gli involtini che riuscite a realizzare.

Inserite tutti gli involtini in una padella senza sovrapporli. Il consiglio è metterli in una padella che non lasci troppi margini di movimento agli involtini in modo da non rischiare che si rompano. Aggiungete un filo d’olio extravergine di oliva, il succo di un limone e mettete tanta acqua quanto basta a coprirli. Potete aggiungere a piacimento altri aromi. Coprite tutto e cuocete per circa 30 minuti a fiamma bassa. Potrete poi decorare il piatto con scorze di limone e sale rosa dell’Himalaya grosso.

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