Porro: come utilizzarlo in cucina

Dal gusto simile alla cipolla ma più delicato, il porro ha una storia antichissima alle spalle: amato da egizi e romani, è ricco di proprietà e in cucina fa un’ottima figura sia crudo che cotto.

porro

Il porro (Allium Porrum) è un ortaggio appartenente alla famiglia delle Liliaceae e dal gusto simile a quello della cipolla, ma più delicato. Si presenta in forma allungata, cilindrica, con foglie spesse di colore verde all’apice e bianco verso il bulbo, dal quale si protendono alcune piccole radici.

La storia

Di probabile provenienza celtica, era noto anche agli egizi: alcuni geroglifici lo raccontano come il cibo prediletto dagli schiavi dediti all’edificazione delle piramidi. Esaltato dai romani come potente afrodisiaco e amatissimo da Plinio, Marziale e dal terribile Nerone (che lo mangiava per conservare la voce), contribuì a risolvere il problema alimentare durante pesti e carestie in epoca medievale. Ancora oggi le coltivazioni sono estese quasi in tutta Europa: la Francia ne è il primo produttore.

In cucina 

L’ideale è utilizzarlo crudo in pinzimonio o insalata, ma può essere utilizzato anche per dare sapore ai soffritti al posto della meno delicata cipolla: è perfetto, insomma, come base per risotti o minestre, ma anche per frittate e tortini salati. Molti utilizzano solo il fusto bianco, scartando tutta la porzione verde: è uno spreco alimentare evitabile, il porro si mangia tutto eccezion fatta per le radici e per 2-3 centimetri all’apice.

Proprietà

Il porro è un ortaggio ricco di acqua (più del 90%) e ipocalorico, perfetto quindi per le diete. Ricco di vitamina A e C, ferro, magnesio, sodio, zolfo, silice (che favorisce l’elasticità della pelle e delle articolazioni), potassio e calcio, è adatto per chi soffre di dispepsie, anemie, reumatismi, artrite e anche semplici raffreddori. Abbassa anche il colesterolo e sviluppa un’ottima azione preventiva contro il cancro.

La curiosità

Dal porro di origine, forse attraverso alcuni incroci, se ne sono poi ricavate altre varietà; di queste, tre sono le più diffuse: porro comune (quello diffuso in quasi tutto il Mondo, anche in Italia), aglio elefante (Asia Centrale) e kurrat o porro egiziano (diffuso in Africa e in Medio-Oriente). In Virginia, il porro è conosciuto col nome di “cipolla di Yorktown”.

Yuri Benaglio 

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