Vivere in una casa “vegana”: la guida pratica, dall’arredamento ai prodotti per la pulizia

Mobili, tende, divani, tappeti e perfino candele: tutto in una casa può nascondere ingredienti di origine animale. Ecco qualche consiglio per vivere in una casa veramente vegan!

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Scegliere di non mangiare alimenti di origine animale rende vegana la nostra alimentazione, ma siamo sicuri di poter dire altrettanto della nostra casa? Se abbracciare la filosofia vegan significa limitare lo sfruttamento animale in qualsiasi sua forma scegliendo accuratamente non solo cosa mangiare e cosa indossare, ma anche di non finanziare attività come zoo, acquari e circhi con animali, è impossibile non pensare anche alla nostra abitazione, il luogo che più ci rappresenta e nel quale trascorriamo buona parte del nostro tempo. Come fare, quindi, per avere una casa vegana che rispecchi noi e le nostre scelte?

No a lana, cuoio e piume, sì a tessuti naturali ed eco-friendly

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In un appartamento confortevole non possono mancare un bel divano comodo, tanti cuscini da sprimacciare e coperte calde in quantità per affrontare autunno e inverno al meglio. Perché la nostra casa sia veramente animal-friendly, però, la prima cosa da fare è accertarci che nessuno dei nostri acquisti sia realizzato in lana, cuoio e seta, ma anche che le imbottiture di divani e cuscini non contengano piume d’oca. Le alternative, ovviamente, ci sono e sono tante: partendo da divani e poltrone in stoffa e con imbottiture sintetiche a quelli in finta pelle (da non confondere con l’ecopelle, cuoio animale lavorato con metodi considerati eco-friendly), la scelta è ampia e alla portata di tutti. In più, sempre più aziende lavorano alla realizzazione di mobili “eco”, come i divani in “pelle” di mela o in Piñatex, un materiale simile al cuoio per resa e aspetto, ma realizzato partendo dalle foglie di ananas.

Per quanto riguarda tessuti e materiali di arredo, è facile sostituire coperte in lana e piumoni con coperte sintetiche o realizzate col bambù, pianta molto resistente che consente di dire addio a numerosi materiali inquinanti. Ma non solo: esistono anche piumoni in fibra di eucalipto, vegani e completamente biodegradabili (oltre che caldissimi), ma anche biancheria da letto in Lyocell (o Tencel), fibra sintetica realizzata con materiali biodegradabili. Naturalmente la scelta vegan ed eco-friendly deve riguardare anche tende e asciugamani: scegliamo lino, cotone biologico o eventualmente materiali sintetici di qualità, mettendo da parte tessuti di origine animale come ad esempio la seta per i tendaggi.

Per finire, è utile ricordare che anche i tappeti possono avere origine animale (basti pensare a quelli ancora in vendita da Ikea, in pelle di pecora e mucca) ma optando per materiali come cotone, bambù o juta, avere un complemento d’arredo bello e animal-friendly è un gioco da ragazzi. Soprammobili in avorio, animali impagliati e teste di animali appese alle pareti non solo rendono la nostra casa assolutamente non vegana, ma risultano “trofei” anacronistici e antiquati.

Occhio a pitture e vernici

vernici e pitture vegane

Forse non tutti lo sanno, ma ingredienti di origine animale si nascondono perfino nelle pitture e nelle vernici utilizzate su muri e mobili: non è raro, infatti, che questi prodotti siano a base di caseina, proteina del latte utilizzata come adesivo e fissativo del colore.
Niente paura, però: le pitture vegan-friendly esistono e sono tante, e il più delle volte questa caratteristica è ben evidenziata in etichetta. Se a questo aggiungiamo che questi prodotti, a parità di prestazioni con quelli “tradizionali”, risultano anche meno nocivi per l’ambiente e per la nostra salute (dal momento che le vernici normalmente rilasciano sostanze volatili potenzialmente tossiche), non c’è davvero motivo per non passare a vernici e pitture ecologiche e naturali.

Casa profumata, naturalmente

candele vegane

Una casa in ordine, pulita e che profumi “di buono” è un po’ il sogno di tutti, e le candele sono un metodo facile ed economico per ottenere anche un’atmosfera accogliente. Il problema, però, è che moltissime candele in commercio sono a base di cera d’api, che ovviamente non è vegan, ma non mancano anche le candele realizzate con il sego – grasso di equini, ovini e bovini – sebbene sia un metodo di produzione piuttosto antiquato e via via in disuso, in favore di candele a base di paraffina. L’alternativa vegan-friendly sono le candele di soia, che oltre a essere 100% vegetali risultano anche migliori per la salute, perché prive di additivi potenzialmente dannosi che invece non mancano nelle candele a base di paraffina. Se le candele, però, non fanno per voi vi suggeriamo di non perdere la nostra guida su come profumare la casa naturalmente: tante idee “green”, amiche degli animali e dell’ambiente.

Parola d’ordine: riciclo

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L’essere vegani va di pari passo con il cercare di inquinare il meno possibile, che non significa soltanto prestare attenzione a limitare gli sprechi ma anche riciclare sempre e tutto, laddove è possibile. In un mondo sommerso dai rifiuti – la gran parte dei quali di plastica, il materiale più inquinante mai realizzato dall’uomo – è fondamentale seguire quanto più possibile la strada zero waste, non solo a tavola evitando di sprecare cibo ma anche nella vita di tutti i giorni: se ridurre la plastica in bagno, in cucina, a scuola e in ufficio ma anche fuori casa è ormai un imperativo morale, allo stesso modo lo è cercare di vivere in un ambiente quanto più possibile “green”, laddove gli sprechi sono ridotti al minimo. Decidere di cambiare i mobili e di buttare quelli vecchi, per esempio, genera una grandissima quantità di rifiuti che possono essere evitati regalandoli a chi ne ha bisogno, oppure vendendoli a qualche mercatino dell’usato ma anche online. Una casa “a rifiuti zero” fa la differenza, e noi vi abbiamo suggerito alcune app zero waste da scaricare per ridurre sensibilmente il proprio impatto ambientale.

Pulizie? Ecologiche sono meglio!

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Un mondo meno inquinato da prodotti chimici e plastica richiede necessariamente l’impiego di detersivi ecologici, biodegradabili e senza confezioni di plastica; il rispetto per il pianeta, però, richiede anche che questi detersivi siano vegani e cruelty-free. E se tutto questo fosse possibile con il fa-da-te? Abbiamo chiesto a Sara Alberghini – laureata in chimica e fondatrice del blog Mammachimica, sul quale dispensa consigli “scientificamente corretti” sul tema della pulizia ecologica – consigli pratici per delle pulizie veramente eco.

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