Red Ronnie: “Io vegetariano da sempre, medici ignoranti”

Abbiamo fatto una bella chiacchierata con il celebre presentatore e appassionato di musica. Molti i temi trattati: dal percorso per diventare vegetariano alle critiche non troppo velate all’industria medica.

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Appassionato ed esperto di musica, giornalista e storico presentatore, Red Ronnie è uno dei volti più amati della televisione italiana. Noi di Vegolosi.it lo abbiamo raggiunto per parlare di un aspetto importante della sua vita, la scelta cioè di diventare vegetariano presa nel lontano 1990.

Red ci spiega per prima cosa di non voler essere catalogato: “Non sono estremo, non sono integralista. Cerco il più possibile di non mangiare pasta con farina bianca e di utilizzare quella di farro: è poco calorico, contiene carboidrati, proteine, sali minerali e vitamina B. Ogni tanto però mi concedo un pasticcino o un dolce dove magari c’è del latte, in alcune ricorrenze speciali. Non posso quindi – in tutta onestà – definirmi vegano al 100%”.

E’ l’occasione anche per fare un tuffo nel passato e ripercorrere le tappe principali del percorso che lo ha portato a diventare vegetariano: “Avevo un dolore alla spalla che neanche il cortisone guariva. Ne ho parlato con Gianni Morandi, che stava per portare la sua mamma malata in una clinica di Forlì. Sono andato anche io, ho sottoposto il mio problema ai professionisti della Engel che lavorano con oli essenziali e praticano l’iridologia (antica pratica che, attraverso l’osservazione dell’iride, arriva anche a determinare le malattie a cui un individuo è predisposto, n.d.r.). Mi hanno aperto un mondo e ho scelto di eliminare carne e latticini dalla mia dieta. Da vegetariani si sta bene, la salute del corpo e quella dello spirito vanno di pari passo”.

Ne ha parlato tanto, anche pubblicamente, non trincerandosi mai dietro dichiarazioni di facciata. E oggi, pur considerando il tema del vegetarismo un po’ “obsoleto”, ne parla ancora: “Io ne parlo da anni, ho anche rifiutato spot dove si vendevano carne e latticini dicendo no a montagne di soldi. Io sul tema sono sempre stato avanti, ecco perché parlarne oggi mi sembra un po’ obsoleto, ma lo faccio anche perché mi rendo conto che in Italia si sta arrivando a una maggiore consapevolezza solo ora”.

Gli abbiamo poi chiesto di dare conto di alcune dichiarazioni a lui attribuite in rete come “Chi mangia carne dovrebbe pagare una tassa ad hoc”: “Giuseppe Cruciani (conduttore radiofonico del programma “La zanzara”, n.d.r.) tende a rovistare nel torbido e mette in bocca cose che non ho mai detto come la notizia secondo cui chi mangia carne sarebbe un assassino. Io ho semplicemente citato un celebre aforisma di Leonardo: “Verrà un giorno in cui animali ed esseri umani verranno considerati sullo stesso livello“. Non dobbiamo stupirci, succederà, come è successo che un presidente americano sia nero mentre solo un secolo fa erano considerati animali e i soldati inviavano a casa foto di donne africane con il seno di fuori. E non era pornografia, erano animali e quindi le tette si potevano mostrare. Oggi i neri non sono più animali, ma persone. Anche gli animali, quindi, verranno considerati importanti come lo siamo noi”.

In un mondo che cambia e che progressivamente raggiunge una maggiore consapevolezza sui temi dell’alimentazione, abbiamo chiesto a Red perché secondo lui così tante persone mangiano ancora oggi carne. “Tanti mangiano carne perché è sempre stato considerato uno status symbol, il padrone la mangiava, l’operaio no. Mangiare carne equivale a essere ricchi. Poi c’è da considerare il pazzesco tam tam pubblicitario della medicina. Mangi male? Ti ammali. Ti ammali? Sei mio cliente. Perché i medici dicono cose banali come mangiare un po’ di tutto? Dobbiamo forse mangiare il veleno? Io non entro in farmacia o non vado da un medico sin dal 1990 e sto benissimo”.

Chiude, infine, con un’ode all’alimentazione vegana e con una stoccata ai medici: “Mangiare vegan fa bene alla salute e fa risparmiare tanti soldi, tutti i dati lo dimostrano. Mangiando carne ci si ammala più spesso e i costi sono a carico di tutti noi. Risparmiare soldi in questo ambito certamente non farebbe comodo all’industria della medicina, che assieme a quella delle armi è la più produttiva negli Stati Uniti. Si spinge la gente a mangiare male e le giuste indicazioni in termini di alimentazione te le danno solo dopo un infarto. Perché? Perché a quel punto hanno interesse che tu viva a lungo. I medici sono le persone più ignoranti di sempre“.

 

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