Loro coccolano gli squali: sfatare i miti con la fotografia per salvare gli animali

Un documentario svela il lavoro di Eric Cheng e Jim Abernethy, due fotografi che coi loro scatti mostrano il vero volto di creature marine “spaventose” sfatando molti falsi miti

Squali, anaconde, creature marine spesso ritenute ingiustamente spaventose o pericolose hanno due paladini che si battono per la loro sopravvivenza. Jim Abernethy e Eric Cheng sono due fotografi, amici e videomaker che con i loro scatti cercano di mostrare la vera natura di questi animali prima che sia troppo tardi per la loro sopravvivenza; animali che, a causa di falsi miti e credenze popolari, sono spesso malvisti o demonizzati.

“Credo che la gente abbia giustamente paura dei denti appuntiti dei grandi predatori ma c’è da dire che a questo vanno aggiunti i danni causati dalla mancanza di informazioni su di loro o dalla disinformazione che viene fatta e che porta ad avere paura di loro anche quando non servirebbe con conseguenze disastrose” afferma Eric Cheng che nel documentario “Tales by light” (disponibile su Netflix) lo vediamo impegnato a cercare due splendidi esemplari di anaconda verde in Brasile, per raccontare la verità su come vivono, si relazionano con l’ambiente e con gli esseri umani, rendendo loro giustizia. “La fotografia naturalistica è un mezzo potente per catturare l’attenzione e sensibilizzare, sfatare miti e dare la giusta rappresentazione di creature incomprese. Spesso sono animali perfettamente in grado di relazionarsi con l’uomo in maniera incredibile e inaspettata, e non sono così pericolose come si pensa”.

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Jim Abernethy, pluripremiato fotografo subacqueo, filmmaker e scrittore è invece un pioniere dell’incontro ravvicinato con gli squali, senza gabbia. Fin da piccolo essere un sub e l’oceano hanno rappresentato per lui una missione di vita cui dedicarsi anima e corpo, nella difesa e preservazione delle acque e di coloro che le abitano, primi fra tutti propri gli squali, le creature marine più temute spesso per infondati pregiudizi. Squali tigre, martello, squali limone e toro fotografati nella loro magnificenza e ripresi a vicinissima distanza per farsi accarezzare e coccolare come docili animali domestici; l’obiettivo di Jim è quello di far conoscere al mondo quanto affascinanti e ingiustamente giudicati siano questi animali, portando avanti ormai da anni una vera e propria crociata in loro difesa.

Nel video assistiamo a un incontro veramente eccezionale. Dopo due anni di separazione lo squalo tigre Tarantino rincontra a Tiger Beach Jim Abernethy che per cinque mesi si era occupato di lui, dopo che un uncino si era incastrato nelle sue fauci. Tarantino si lascia accarezzare (anche sul muso) mentre i due insieme nuotano e giocano come due vecchi amici; la riconoscenza che mostra questo magnifico esemplare di squalo nei confronti del suo amico umano è paragonabile a quella di un cane che rivede il padrone dopo una lunga assenza. Infatti quando Jim si allontana da lei e nuota verso la camera, ecco che subito viene rincorso dallo squalo, in cerca di un altro abbraccio. Si tratta di una testimonianza importante non solo perché si tratta di immagini incredibili e stupefacenti ma perché dimostra che le parole “affetto” e “amore” si possono applicare anche a specie come gli squali tigre, giudicati tutt’altro che docili e affettuosi dall’opinione comune e da chi non li conosce. “Si stava allontanando” racconta Jim “così mi sono fermato e immediatamente è tornata indietro così le ho dato altre attenzioni e carezze. Potrei dire che le sono mancato“.

Jim abita nelle Bahamas e la maggior parte del tempo lo trascorre in mare a bordo della sua barca “Shear Water” immergendosi di tanto in tanto per fare un saluto ai delfini e ai suoi squali, alcuni dei quali (come Tarantino) ormai lo conoscono e si avvicinano a lui senza alcun timore reciproco. Come spiega Jim gli esseri umani, predatori anch’essi e non prede, non sono affatto visti come cibo dagli squali e gli incidenti avvenuti in un anno a danno di bagnanti e sub (che sono comunque statisticamente irrisori) sono assolutamente non intenzionali e accidentali.

Le sue foto sono state spesso pubblicate dalle più importanti riviste di scienze naturali come National Geographic, Imax, BBC Wildlife, Animal Planet e Discovery Channel mentre il suo impegno come attivista in difesa degli squali lo ha dimostrato fondando, tra l’altro, due società no profit, Wildlife VOICE e Operation Blue Pride. La prima si rivolge soprattutto ai giovani, per avvicinarli alla conoscenza e al rispetto del mondo acquatico trasformandoli in veri e propri “ambasciatori del mare”; la seconda punta alla tutela delle specie marine attraverso l’organizzazione di attività in acqua e incontri ravvicinati con i padroni del mare.

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