Porca Vacca, primo romanzo dell’attore di X-Files

Appena arrivato in Italia, racconta la storia di Elsie Bovary, una mucca che decide di fuggire da un allevamento dopo aver scoperto il futuro che la attende: destinazione India.

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E’ arrivato in Italia il primo romanzo di David Duchovny, l’agente Fox Mulder della celebre serie X-Files: si intitola, nella traduzione italiana, Porca Vacca (Holy Cowl), e racconta la storia di una mucca in fuga verso l’India con la speranza di un futuro migliore.

Il libro

L’opera, arricchita dalle splendide illustrazioni dell’artista russa Natalya Balnova, nasce in realtà come soggetto per un film d’animazione, ma in seguito ai rifiuti di Disney e Pixar (per un tema considerato troppo controverso), l’attore ha scelto di creare una favola tragicomica indirizzata ad adulti e bambini.

Protagonista e voce narrante è Elsie Bovary, una mucca che vive in una fattoria a Nord di New York: la sua vita scorre felice, tra lunghe passeggiate con la migliore amica Mallory, rilassanti dormite sulla “miglior erba verde” (come le diceva la madre, scomparsa misteriosamente) e gli sguardi provocanti dei tori nei dintorni. Una sera, però, Elsie vede la famiglia del fattore raccolta attorno a una luminosa Scatola-Dio (la televisione) che sta parlando dei cosiddetti “allevamenti intensivi”: scopre la cruda verità sul futuro che la attende (e che ha strappato la madre dalla sua vita) e scopre un Paese chiamato India dove la mucca è considerata animale sacro e quindi intoccabile. Con Shalom, uno scontroso maiale ebreo, e Tom, un tacchino che non sa volare, si mettono in viaggio: grazie a una mappa, uno smartphone e qualche trucchetto, i tre si imbarcano in cerca della salvezza.

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I messaggi

“Credo che non sia così importante che i sogni diventino realtà, quello che è importante è avere un sogno da cui iniziare, che ci faccia muovere i nostri primi passi”.

Questa citazione tratta dal libro è metafora di un percorso di crescita e presa di coscienza che riguarda o dovrebbe riguardare tutti gli umani: se sappiamo quali sono i problemi che vessano il nostro mondo, perché non cerchiamo di risolverli? Duchovny, allievo a Yale del critico lettarario ambientalista e vegetariano Harold Bloom e per lunghi tratti vegetariano egli stesso, lancia in questa deliziosa novella satirica stoccate a non finire su temi come la religione, l’intolleranza e la tecnologia, ma soprattutto, come ha raccontato anche nell’intervista concessa a Bill Maher in occasione del lancio del libro: “Amo cercare domande e porle agli altri, senza avere le pretese di dare le risposte”.

Yuri Benaglio 

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