Associazioni animaliste a Draghi: “La legge riconosca gli animali come esseri senzienti, non sono cose”

L’inserimento dello sviluppo sostenibile in Costituzione è un punto di partenza per il riconoscimento giuridico degli animali in quanti esseri che hanno dei sentimenti, provano dolore e piacere?

Alcune organizzazioni in prima linea per la tutela dell’ambiente e degli animali hanno lanciato un appello al nuovo capo del governo Mario Draghi, dopo il suo discorso programmatico tenutosi al Senato il 17 febbraio scorso, in cui ha confermato l’impegno del nuovo esecutivo a inserire lo sviluppo sostenibile in Costituzione.

Diverse associazioni animaliste e ambientaliste, tra cui Animal Law Italia insieme con HSI/Europe – Italia, OIPA Italia Onlus, LAV Onlus, ENPA Onlus, Save the Dogs and Other Animals, Essere Animali OdV, Legambiente Onlus, LNDC Animal Protection, Animal Equality Italia Onlus e CIWF Italia Onlus, hanno inviato una lettera al nuovo Presidente del Consiglio per chiedere “l’inserimento della tutela degli animali come esseri senzienti nella Costituzione”.

Come ha ribadito Carla Crocchi, presidente ENPA (Ente Nazionale per la Protezione degli Animali), “gli animali sono esseri senzienti, provano piacere e dolore, hanno emozioni e sentimenti. Alcuni vivono nelle nostre case e fanno parte delle nostre famiglie”.

La tutela ambientale è anche tutela animale

Le diverse associazioni hanno accolto con favore “l’impegno preso dal Governo a inserire lo sviluppo sostenibile nella Costituzione, quale fondamentale strumento per preservare il Pianeta, nell’ottica di un ridisegnato rapporto dell’uomo con l’ambiente e l’ecosistema”. La protezione dell’ambiente, però, stando a quanto dichiarato da loro, deve includere ogni forma di vita presente in natura, animali compresi, quindi.

Il presidente LAV (Lega Anti Vivisezione), Gianluca Felicetti, ha dichiarato che “senza un concreto impegno per la tutela dell’ambiente non ci sarà un futuro. È un bene che il Presidente del Consiglio Draghi abbia inserito questo impegno nel suo mandato di governo, siamo quindi di fronte ad un’occasione storica”.

I nuovi intenti del governo rappresentano quindi un’opportunità da non perdere affinché la legislazione italiana includa gli animali in Costituzione, anche alla luce della sempre più accentuata sensibilità dei cittadini italiani nei confronti del benessere animale.

Inoltre, FIADAA, Federazione Italiana Associazioni Diritti Animali e Ambiente che dal 2012 riunisce le più importanti organizzazioni presenti nel panorama nazionale, ha chiesto un incontro al nuovo Presidente del Consiglio Mario Draghi e al neo ministro della transizione ecologica Roberto Cingolani per “l’inserimento in Costituzione della tutela non solo dell’ambiente, ma anche degli ecosistemi, della biodiversità e degli animali”. Inoltre, la Federazione ha chiesto il pieno coinvolgimento delle associazioni animaliste e ambientaliste nelle iniziative previste dal programma del nuovo esecutivo.

L’articolo 13 del Trattato di Lisbona: un modello da seguire

In generale, le diverse associazioni hanno chiesto al nuovo esecutivo il riconoscimento giuridico degli animali facendo riferimento all’articolo 13 del Trattato di Lisbona che, dal 2009, riconosce gli animali come esseri senzienti e invita gli Stati membri dell’Unione Europa ad applicare tale principio. In particolare, l’articolo specifica che “l’Unione e gli Stati membri tengono pienamente conto delle esigenze in materia di benessere degli animali in quanto esseri senzienti”.

In diversi paesi europei, come la Germania, la Svizzera e l’Austria, l’articolo 13 è già stato applicato, diversamente da altri paesi, come quello italiano, in cui gli animali sono ancora considerati oggetti.

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