Daniel Humm, vegano, diventa ambasciatore Unesco per l’educazione alimentare
Lo chef girerà il mondo per promuovere la cultura e l’educazione alimentare in chiave di responsabilità e buone pratiche
Nel 2021 Daniel Humm, chef svizzero patron del ristorante Eleven Madison Park, prese una decisione che fece storcere parecchi nasi: adottare un menu vegano. Ora, con un successo che non accenna a diminuire – prenotare un posto all’Eleven è un’impresa titanica – l’Unesco ha scelto lui come ambasciatore per l’educazione alimentare nel mondo.
“Humm è molto più di uno degli chef più premiati al mondo – ha dichiarato la direttrice generale dell’Unesco Audrey Azoluay – È un appassionato sostenitore del cibo sostenibile. Sfidando gli scettici, ha messo la sua carriera al servizio delle sue convinzioni per dimostrare a tutti che la cucina più raffinata può essere un’alleata nella salvaguardia del nostro pianeta. Nessuno è in una posizione migliore di questo grande nome nel panorama culinario per promuovere lo stretto legame tra cibo ed educazione”.
Insomma la decisione di Humm di mostrare che l’alimentazione vegana è una strada percorribile nonché lastricata di stelle (Michelin e non solo) ha premiato lo chef svizzero laureato in filosofia, proprietario dell’Eleven Madison Park e padre di tre ragazze. Durante la cerimonia che lo ha visto protagonista a New York, Humm ha dichiarato: “Il linguaggio del cibo è estremamente potente. Insieme, lavoreremo per dimostrare che le scelte alimentari possono essere una fonte di soluzioni e responsabilizzare le generazioni future. Lavoreremo anche per aumentare la consapevolezza pubblica delle tradizioni culinarie indigene e del ruolo fondamentale che svolgono nella sostenibilità e nell’equità alimentare”.
In qualità di Ambasciatore di buona volontà dell’UNESCO, Daniel Humm si concentrerà sull’educazione alimentare, un tema che si colloca al centro del mandato dell’Organizzazione, che guida programmi globali sull’educazione ambientale e sanitaria, sulla salvaguardia delle pratiche culturali immateriali e sulla protezione del patrimonio naturale e della biodiversità di fronte ai cambiamenti climatici.
Audrey Azoulay e Daniel Humm hanno concordato una tabella di marcia: amplificherà la voce dell’UNESCO in importanti incontri internazionali come la prossima COP per la biodiversità, a fine ottobre in Colombia. Promuoverà inoltre i siti UNESCO che ospitano tradizioni agricole, culinarie e gastronomiche, tra cui siti Patrimonio dell’Umanità, Riserve della Biosfera e la rete UNESCO di 350 Città Creative, 56 delle quali sono città della Gastronomia.