Breviario di resistenza alimentare

Breviario di resistenza alimentare“Un proverbio cinese dice: “I cibi con una zampa (piante, funghi) sono più sani di quelli con due (pollame), che cono più sani di quelli con quattro (mucche, maiali etc.)”. Per riassumere lo spirito di questo libro di Michael Pollan potremmo certamente scegliere queste due righe.
Così come nel “Dilemma dell’onnivoro”, il suo bestseller più famoso, anche questa volta Pollan non ha scritto un libro né per i vegetariani né per i vagani, ma si intrattiene in una piacevolissima chiacchierata, dopo aver molto studiato e letto, con tutti coloro che hanno voglia di scorrere le pagine del suo libro, ognuno, poi, trarrà le sue conclusioni.
“Breviario di resistenza alimentare” è un testo altamente godibile e regala suggerimenti e riflessioni sul nostro modo di scegliere e consumare il cibo di tutti i giorni, partendo dall’assunto che la cultura popolare è spesso il più grande pozzo di verità dal quale poter attingere.

Pollan in un’intervista sul libro sulle pagine del Time.com

Scegliere “cibo vero”, secondo Pollan, equivale a porsi una semplice domanda: “La mia bis nonna riconoscerebbe questo prodotto come cibo?”. Se la risposta è no, meglio fare inversione con il carrello e procedere per altre strade. Per esempio quelle “periferiche” dei grandi market, perché (altro consiglio del giornalista americano) è spesso lì che si trovano i cibi meno “raffinati” (pensateci: frutta e verdura sono spesso sul perimetro della grande distribuzione, mai al centro). Inoltre, meglio leggere le etichette, perdendo qualche minuto in più per verificare di che cosa stiamo per nutrirci: le indicazioni sui prodotti vanno in base al peso in percentuale, quindi se il primo elemento indicato è, per esempio, “zucchero” forse quell’alimento non è adattissimo alla nostra salute, lo stesso vale se la maggior parte delle diciture sono rappresentate da sigle a noi incomprensibili. Vostra nonna cucinerebbe mai con dell’ E259?

Inoltre niente cibi che fingono di essere cose che non sono (Pollan si riferisce qui anche a salsicce di soia, wurstel vegetali, cotolette senza carne) e passi veloci per allontanarsi dai cibi “light” che spesso sono decisamente peggiori di quelli “normali”.
I consigli sono semplici: preferire gli ortaggi, non mangiare cose che abbiamo acquistato dal finestrino, non aspettare di essere “pieni” ma fermarsi un pochino prima quando “non si ha più fame”, provare nuove specie di cibo (per esempio frutta, verdura e cereali che non appartengono per forza alla nostra cultura) ed, infine, usare il buon senso.
Ottima chiacchierata dottor Pollan, aspettiamo di incontrarla di nuovo.

Breviario di resistenza alimentare

Micheal Pollan
Bur
euro 8,00

Federica Giordani

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