La pasta fa ingrassare? Un mito da sfatare

Con la dottoressa Lorenza Franciosi, sfatiamo uno dei pregiudizi più radicati (e per niente fondati) sulla nostra alimentazione

Spesso, quando si pensa a rimettersi (o anche solo a stare) in forma, uno degli errori più comuni che si compiono è cercare il “colpevole”, quel cibo – o insieme di cibi – eliminando il quale si pensa di risolvere ogni problema. Quasi sempre, i malcapitati sono i carboidrati e, per quella che è la nostra tradizione alimentare, la pasta in modo particolare. Quante volte abbiamo sentito dire – o abbiamo pensato: “Meglio mangiare meno pasta, fa ingrassare!”. Ma cosa c’è dietro questo (errato) modo di considerare i carboidrati complessi come la pasta, i quali, invece, sono la fonte preferita del nostro corpo per produrre l’energia che serve per far funzionare cervello e muscoli? Ce lo spiega la dottoressa Lorenza Franciosi, biochimica e consulente nutrizionale, esperta di alimentazione vegetale.

Dottoressa, andiamo subito al punto: la pasta fa “ingrassare”?

Sfatiamo un mito: la verità è che non è la pasta in sé che ci fa “ingrassare” (né alcun alimento preso singolarmente, ovviamente sempre nel contesto di un regime alimentare sano e bilanciato per le proprie esigenze), ma il surplus calorico (cioè mangiare più di quanto sia necessario metabolicamente, cioè di quanto “si bruci”). Anzi, ecco un’ottima notizia: si evince da studi scientifici che mangiare pasta in un contesto dietetico salutare possa anche favorire la perdita di peso.

Quindi via libera alla pasta. In che modo?

Certo! Mangiamo una buona pasta in una porzione di circa 75/80 g (peso da cruda) e con il giusto condimento (per esempio verdure spadellate con granella di semi misti a guarnire oppure sugo leggero alle verdure con lievito alimentare, giusto per citarne un paio gustosi e veloci) e diamo così al nostro corpo il carburante giusto per la nostra giornata e per svolgere le nostre attività fisiche.

Quale tipo di pasta è preferibile?

Quella integrale apporta un contenuto di fibre e proteine vegetali maggiore rispetto quella bianca raffinata, ma se abbiamo un’alimentazione sana che comprenda verdure, frutta, di fibre ne assumiamo a sufficienza. Il mio consiglio? Provarne diverse (di frumento, di kamut, di grano saraceno) per variare il più possibile le fonti alimentari da cui trarre i nutrienti (macro e micro). Non temete la pasta: il suo consumo nel contesto di un regime alimentare bilanciato è l’alleato perfetto, insieme alla giusta attività sportiva, per stare in forma e in salute a lungo.

A proposito di attività fisica, come regolarsi in questo caso?

Anche (o per meglio dire, soprattutto) chi desidera rimettersi in forma non abbiate paura di abbinare un salutare e adeguato piatto di spaghetti all’attività sportiva, anzi: con l’apporto di carboidrati corretto non solo si avrà energia a sufficienza per svolgere il proprio sport preferito ma anche per ripristinare quelle riserve che si sono depletate (il glucosio proveniente dalla digestione dei carboidrati, infatti, viene successivamente immagazzinato come glicogeno, riserva energetica pronta a essere utilizzata in ogni momento).

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