Cibi integrali e fibre nello svezzamento e nella prima infanzia: ecco come fare

Tutto sui cibi integrali e ricchi di fibre, come frutta e verdura, nell’alimentazione veg dei bambini, con i consigli pratici della nutrizionista

I bambini possono mangiare integrale? E come è bene presentare loro i cibi ricchi di fibre, come frutta e verdura? Lo abbiamo chiesto a Denise Filippin, biologa nutrizionista esperta in alimentazione a base vegetale, che ci suggerisce anche molti accorgimenti pratici per garantire ai nostri bambini un’alimentazione corretta ed equilibrata dal punto di vista nutrizionale sin dallo svezzamento.

Dottoressa, partiamo dai cibi ricchi di fibre: sì o no? E, soprattutto, da quando nell’alimentazione dei bambini?

La questione delle fibre scatena un po’ di fobia tra i genitori. La fibra è contenuta in tutti i cibi vegetali e ha effetti molto positivi per gli adulti, mentre per i più piccoli, in particolare durante lo svezzamento, può comportare qualche problema. La fibra si lega ai minerali, in particolare il ferro, e ne ostacola l’assorbimento. Si gonfia nello stomaco garantendo una sazietà precoce, cioè si è sazi senza aver incamerato molte calorie. È evidente come in un bimbo che mangia piccolissime quantità di cibo, se questo non viene correttamente assorbito o se il cibo è troppo saziante, potranno insorgere problemi. Inoltre in un lattante, che conosce appunto solo il latte, alimento che contiene una quantità di fibra pari a zero, l’intestino va abituato gradualmente agli apporti di fibra alimentare, per dare il tempo alla flora batterica di svilupparsi correttamente. Detto questo non bisogna farsi prendere dal panico ed eliminare tutta la fibra sempre e per anni, ma inserire i cibi con gradualità seguendo alcuni accorgimenti, soprattutto nel primo anno di vita.

Ovvero?

E’ importante:

  • scegliere cereali e pasta non integrali;
  • utilizzare legumi decorticati o deprivati della buccia, con l’aiuto di un passaverdure o tolte manualmente, non frullati perché in questo caso la fibra è sminuzzata ma sempre presente;
  • nei primi assaggi in svezzamento si preferirà il brodo per cucinare i cereali e sarà bene evitare il piatto ricolmo di passato di verdure;
  • frutta e verdura non devono diventare un tabù, possono essere proposti in piccole quantità, in modo da far sperimentare al bimbo diversi sapori e consistenze.

Dopo i 12 mesi si può far fare qualche assaggio in più: i legumi preferibilmente decorticati, ma occasionalmente qualche legume intero può essere aggiunto per far sperimentare la consistenza. Parallelamente alla limitazione della fibra il pasto deve essere calorico, per cui vanno aggiunti sempre grassi buoni, olio extravergine d’oliva, olio di lino a freddo, creme di frutta secca: nei bambini i grassi sono molto utili e importanti.

Riassumendo, quindi: i bambini possono consumare i cibi integrali oppure no?

In linea generale, i cereali integrali sono sconsigliati fino ai 2 anni, come abbiamo visto. A livello individuale ogni genitore, anche supportato da un professionista esperto in alimentazione a base vegetale, potrà personalizzare questa raccomandazione: ci sono bambini che mangiano molto poco e stentano a crescere, nel qual caso continuare a limitare la fibra alternando cibi integrali a cibi raffinati può essere un aiuto, altri invece che mostrano un buon appetito e hanno una corporatura robusta potranno beneficiare dei cibi integrali per regolarizzare la fame. L’introduzione dei cereali integrali deve essere comunque sempre graduale, per dare tempo all’intestino di abituarsi.

E per quanto riguarda frutta e verdura, come è meglio presentare questi alimenti ai bambini, soprattutto ai più piccoli?

Nelle prime fasi dello svezzamento si consiglia di utilizzare solo il brodo per la cottura dei cereali. Assaggi di verdura si possono proporre non mescolati e frullati, come spesso si fa col classico passato con l’idea di far mangiare tutto assieme senza troppe complicazioni. È preferibile invece che la verdura sia facilmente identificabile in modo che ogni bambino possa sperimentare le diverse consistenze, i sapori, i colori e arricchire così il bagaglio di conoscenze relative al cibo. La verdura cotta o cruda andrà proposta adeguatamente tagliata, in modo da evitare rischi di soffocamento, vanno evitati i tagli tondi e le forme scivolose, in favore di tagli a listarelle più facili da gestire in autonomia. Con l’eccezione dei funghi tutte le verdure possono essere proposte fin da subito, non c’è motivo di posticipare l’introduzione di alimenti facendo riferimento a calendari di introduzione, che non hanno in realtà nessun fondamento. Anche la frutta può essere proposta per piccoli assaggi, tutti i tipi disponibili in stagione, possibilmente di agricoltura locale e biologica. Anche in questo caso va tagliata opportunamente per evitare il rischio di soffocamento, si consiglia inoltre di eliminare semi e bucce.

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