Stati Uniti, si mangia meno carne: salvati 400 milioni di animali
Rispetto a otto anni fa, al 2007, sono stati uccisi 400 milioni di animali in meno, e negli Usa il consumo di carne è diminuito del 10%. Sono questi i dati forniti da Farm Animal Protection for the Humane Society, in base ai quali è possibile affermare che il pensiero della popolazione su alimentazione, cibo e anche sul rispetto del mondo animale sta cambiando. Negli ultimi anni, infatti, da più parti è giunto l’appello a mangiare meno alimenti di origine animale: si sono mossi politici, associazioni, esperti. Quel che forse non è ancora chiaro è come condurre iniziative per portare avanti questo percorso e come spiegare i motivi per cui bisognerebbe quanto meno limitare il consumo di carne, però i dati sono incoraggianti.
Nel 2007, gli animali uccisi per garantire cibo alla popolazione americana hanno raggiunto l’incredibile cifra di nove miliardi e mezzo di esemplari. Nel 2014, il dato è sceso a 9,1 miliardi (secondo quanto dichiarato da Paul Shapiro, vicepresidente della Farm Animal Protection for the Humane Society degli USA): numeri impressionanti, se rapportati al fatto che in America la popolazione ammonta a quasi 319 milioni di persone, ma in notevole calo rispetto a qualche anno fa. «Ciò significa che rispetto al 2007 nello scorso anno mezzo miliardo di animale in meno è stato sottoposto al tormento dei trattamenti intensivi e alla macellazione industriale, tutto questo nonostante l’aumento della popolazione americana», spiega Shapiro, secondo cui è invece in crescita il numero di animali braccati e che finiscono nei circhi.
Quel che appare certo è che, negli ultimi anni, le campagne vegan hanno avuto un successo come mai prima d’ora. Il consumo di carne e di latte è diminuito in maniera sensibile, anche se – come abbiamo visto – i margini di miglioramento sono ancora enormi. I risultati, però, sono sotto gli occhi di tutti: a Los Angeles, ad esempio, gli animalisti e le associazioni veg hanno convinto i dirigenti scolastici a creare l’iniziativa dei “Meatless Mondays“, per la quale il lunedì viene azzerato il consumo di carne all’interno delle mense dei ragazzi. Shapiro spiega ancora come «per anni i vegetariani in America sono stati tra il 5 e l’8%, ora invece sta aumentando il numero di chi non è vegetariano ma allo stesso tempo sta riducendo il consumo di carne»: si sta diffondendo, quindi, il consumo di alimenti alternativi alla carne. Il dato è che circa il 10% degli americani si dichiara vegetariano, ma più del triplo (il 36%) si dice disposto a basare la propria alimentazione su proteine di origine vegetale, pur essendo al momento onnivoro.
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