Ferrero conferma: in autunno Nutella avrà la sua versione vegana

Nei giorni scorsi a Cagliari si è tenuto un evento piuttosto famoso fra gli addetti ai lavori delle grandi aziende legate al largo consumo. Il meeting si chiama “Linkontro” e il tema del 2024 è stato “Immaginando nuove imprese”. È stato durante uno di questi scambi fra i 600 manager in rappresentanza di oltre 200 aziende che Ferrero avrebbe confermato al gruppo VéGé l’arrivo della nuova Nutella senza ingredienti di origine animale che, in questo caso, significa senza latte.

Il CEO di VéGè, gruppo cooperativo che si occupa di grande distribuzione in Italia, Giorgio Santambrogio, ha spiegato sul suo profilo Linkedin: “Ci piace essere anche partner delle innovazioni degli amici dell’industria, ed eccoci con l’innovazione delle innovazioni: Nutella cambia, si evolve ed ecco il lancio di Nutella plant based. Il nostro gruppo, come tradizione, è il primo retail ad essere informato delle innovazioni di Ferrero”. Il nuovo prodotto, che non sostituirà quello attuale ma lo affiancherà, ha una formula che escluderà la presenza di latte, unico ingrediente di origina animale presente attualmente nella crema spalmabile i cui ingredienti sono: zucchero, olio di palma, nocciole (13%), latte scremato in polvere (8,7%), cacao magro (7,4%), emulsionanti: lecitine (soia), vanillina. Va ricordato che sul mercato esistono già numerose creme spalmabili alla nocciola che sono prive di latte, quindi l’innovazione è per Ferrero ma non per il mercato. 

La notizia di una nuova formulazione di Nutella era apparsa sul nostro giornale alla fine dello scorso dicembre, dopo la verifica presso l’ufficio italiano brevetti (Uibm) del Ministero del Made in Italy del marchio “Nutella Plant Based”. Ora arriva la conferma del nuovo prodotto che, secondo il quotidiano “La Nuova Sardegna”, sarà in distribuzione da questo autunno.

Al momento non è dato sapere se nella nuova versione 100% vegetale Ferrero sostituirà anche l’olio di palma ingrediente decisamente controverso sia da un punto di vista ambientale che  salutistico. L’olio di palma, infatti, è un grasso ottenuto dai frutti della palma da olio, una coltivazione intensiva che è stata uno dei vettori della deforestazione in alcune aree geografiche come la Malesia e l’Indonesia con conseguenze molto gravi soprattutto sulle popolazioni di orangutan. Il WWF spiega: “Un secolo fa c’erano probabilmente più di 230.000 oranghi in totale, ma l’orango del Borneo è oggi stimato in circa 104.700 esemplari sulla base dell’aggiornamento dei dati geografici ( ossia è una specie in pericolo) mentre quello di Sumatra conta circa 7.500 e risulta in pericolo critico).

Il dibattito

Come tutti i prodotti creati da grandi multinazionali questa possibile Nutella vegan si inserisce in un dibattito complesso e ampio che a a che vedere, semplificando, con due posizioni: la prima che ritiene la nascita di un numero sempre maggiore di prodotti vegan creati da grandi aziende sia un segnale della buona salute e dell’aumento del valore del mercato e della domanda vegan; la seconda ritiene che questi prodotti siano solo un tentativo di normalizzazione e sfruttamento di una domanda ai fini di portare nuovi guadagni a realtà che con una mano creano prodotti “green” e dall’altra continuano a dare sostanza ad un mercato completamente non sostenibile e che si basa per la maggior parte su prodotti di origine animale.

Elaborazione grafica dell’immagine di copertina a cura della redazione – L’immagine non rappresenta il prodotto reale.