Nasce “Vegamaro”, il primo Negramaro vegano

E’ stato presentato al ProWein di Düsseldorf un Negroamaro completamente vegano, dalla produzione al packaging, si chiama Vegamaro ed è stato prodotto nel Salento.

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Dopo Prosecco, Chianti e Lambrusco, anche il Negroamaro diventa vegano, in occasione della fiera ProWein di Düsseldorf, in corso dal 13 al 15 marzo, è stato presentato “Vegamaro”, il primo Negroamaro vegano prodotto nel Salento. L’idea è venuta a Gianvito, Carlo e Franco, proprietari della cantina Feudi di Guagnano (Lecce), i quali hanno ripreso la tradizione, tramandatagli dai loro nonni, dell’uva negroamaro, ma rivisitata in chiave moderna. Del Negroamaro ha la stessa gradazione alcolica, lo stesso intenso colore rosso rubino, lo stesso inconfondibile profumo intenso e fruttato con leggeri sentori di tabacco e quel sapore leggermente amarognolo, ma con una marcia in più: non c’è traccia di sostanze di origine animale durante tutte le fasi del processo produttivo, come albumina, caseina, colla di pesce, gelatine ottenute dalla pelle di maiale e prodotti a base di chitina.

Il Vegamaro, però, è un vegano al 100%: non solo non è stato contaminato da elementi di origine animale durante la sua fase produttiva, ma anche il packaging dell’intero prodotto è stato realizzato in un’ottica eco sostenibile, dall’etichetta alla bottiglia, dal tappo alla scatola. Sono proprio l’etichetta unica posizionata in orizzontale e prodotta da carta completamente riciclabile, la bottiglia bordolese di soli 350 grammi e il tappo “senza impronta di carbonio”, completamente riciclabile e ricavato da biopolimeri rinnovabili a base vegetale estratti dalla canna da zucchero, che rendono questo vino completamente bio.

“E’ grazie ai produttori di così alto livello – dice Gianni Cantele, presidente di Coldiretti Puglia – che la Puglia è diventata la capofila di questo ‘rinascimento del vino’. Si tratta di un patrimonio di innovazione e competitività acquisite che va tutelato dagli attacchi dell’agropirateria che colpisce anche la Puglia e i nostri vini sono a forte rischio imitazione. Ecco a cosa servono i marchi di qualità, a difenderci dagli attacchi dei falsari e a valorizzare la tipicità e la localizzazione del prodotto”.

Questo prodotto, però, non è destinato solo a vegani e vegetariani, ma anche ai consumatori “convenzionali”. Il Vegamaro, infatti, è reperibile da pochi giorni già in tutta Italia, è possibile acquistarlo nei negozi specializzati, nelle enoteche comuni e anche nei ristoranti, ma non solo in quelli vegani. Un vino, quindi, tutto all’insegna del bio e veg, in grado di soddisfare qualsiasi tipo di consumatore.

Camilla Gaetano

Vino vegano, cos’è e come fare a riconoscerlo

 

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