Circo con gli animali, Madrid dice “basta”

Come molti altri paesi in Europa e nel mondo, anche Madrid ha recentemente vietato il circo con gli animali. L’Italia, invece, resta indietro

Circo madrid

Mentre il Governo italiano ha da poco deciso di aumentare i fondi destinati agli spettacoli circensi con gli animali,  Madrid invece dice “no” al circo: come molte città in Europa e nel mondo, anche la capitale spagnola – in realtà, l’ultima nel paese – ha scelto di vietare l’impiego di animali nelle attività circensi. La notizia, riportata dal quotidiano spagnolo El Mundo, rappresenta una nuova conquista per le associazioni animaliste internazionali che da anni si battono per l’abolizione degli spettacoli circensi che vedano come protagonisti gli animali. Secondo i politici spagnoli elefanti, tigri e tutte le altre specie utilizzate comunemente negli spettacoli circensi vengono “abusati e hanno il diritto a non essere sottoposti a sollecitazioni o atti crudeli che causano loro sofferenza, ansia o stress”. Ecco il motivo della proposta di legge emanata dal sindaco della città Manuela Carmena e dal PSOE (Partito Socialista Operaio Spagnolo) con l’appoggio dei cittadini – per vietare l’utilizzo degli animali nei circhi, che è stata finalmente accolta.

Perché evitare il circo con gli animali

“Figlio di altre epoche in cui alla difesa dei diritti degli animali non ci si pensava nemmeno, il circo con gli animali manifesta tuttora tutta l’arretratezza di quel tipo di mentalità” si legge sul sito di Animal Amnesty, associazione animalista che da tempo lotta per l’abolizione del circo con gli animali in tutto il mondo. Questo perché dietro a queste attività si nascondono spesso abusi e maltrattamenti, oltre che una privazione della libertà e dei più basilari diritti etologici. “Nel circo gli animali vivono in condizioni di cattività, rinchiusi in gabbie o in contenitori in cui a malapena riescono a muoversi – dichiara infatti il portavoce del partito spagnolo Ahora Madrid – contro le loro necessità fisiche più elementari. Sebbene alcuni di loro siano nati già in cattività, conservano istinti naturali per contrastare i quali sono sottoposti a processi di apprendimento in cui li si obbliga, talvolta con violenza, ad attuare comportamenti che sono completamente innaturali per la loro specie”.

proteste animalisti circoLa situazione in Italia e nel mondo

Sempre più Paesi, dunque, portano avanti una scelta che prima di tutto è una dimostrazione di civiltà e buon senso: in Europa secondo un’indagine Oipa, hanno detto “basta” al circo con gli animali già Grecia, Cipro, Malta, Lettonia, Austria, Croazia, Olanda, Slovenia, Belgio, Danimarca, Repubblica Ceca, Svezia, Polonia, Estonia, Finlandia, Ungheria, Bulgaria, Portogallo, Spagna (ora anche con Madrid), Slovacchia e Regno Unito. Nel resto del mondo, invece, l’Oipa annovera USA, Canada, Argentina (solo a Buenos Aires), Brasile, Colombia, Costa Rica, Australia, Nuova Zelanda, India e Israele tra i Paesi che hanno già compiuto questa importante scelta. E in Italia? Il nostro paese resta indietro: nessun provvedimento, infatti, è stato ancora preso per la tutela degli animali nei circhi.

Nella foto di apertura un corteo di animalisti spagnoli protesta contro il circo con gli animali.

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