Lombardia: cani, gatti e conigli ammessi in ospedale per le visite

Cani, gatti e conigli in ospedale in Lombardia insieme a Veneto, Toscana ed Emilia Romagna: ecco come fare

Animali ammessi in ospedale

Fanno parte della nostra vita e noi della loro: la Lombardia ha approvato, rinnovandolo, il regolamento che riguarda la tutela degli animali d’affezione anche se non è la prima dato che Emilia Romagna, Veneto e Toscana sono già all’avanguardia da tempo su questo tema, permettendo l’ingresso degli animali nelle strutture di ricovero.

Che cosa dice il regolamento?

L’accesso degli animali negli ospedali e nelle case di riposo è una “novità assoluta” per la Lombardia, come ha spiegato l’assessore al Welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera, l’accesso sarà consentito, così come si legge dalla nota ufficiale, a “cani, gatti e conigli secondo le condizioni di sicurezza stabilite dalle strutture sanitarie o sociosanitarie, rispettando i requisiti minimi riportati dal regolamento: gli animali devono essere accompagnati da maggiorenni, i cani devono essere muniti di museruola e condotti a guinzaglio; gatti e conigli, invece, dovranno essere alloggiati nell’apposito trasportino, almeno fino al momento della visita al paziente o all’ospite.” La cosa migliore è ovviamente chiedere alla struttura sanitaria di riferimento per poter ottenere tutte le informazioni necessarie. Gli animali saranno ammessi in corsia ma non, per esempio, nei raparti di terapia intensiva o, tanto meno, nelle sale operatorie.

I precedenti e le sentenze

La richiesta di poter vedere il proprio animali non è, come è facile da immaginarsi, un capriccio e nemmeno qualcosa di sporadico, tanto che nel 2012 una sentenza del giudice tutelare Giuseppe Buffone a Varese aveva sancito che: “il sentimento per gli animali costituisce un valore e un interesse a copertura costituzionale” e che era assolutamente non in dubbio “l’importanza di tali animali a causa del contributo che essi forniscono alla qualità della vita e dunque il loro valore per la società”, come è possibile leggere nella sentenza.
I benefici degli animali e della loro compagnia nel trattamento di patologie, stati depressivi e molte altre malattie è noto: la pet-therapy nasce ufficialmente nel 1961 con libro “Il cane come co-terapeuta” di Boris Levinson, anche se questo tema viene trattato sin dagli inizi del ‘700.

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