Gas, istruzioni per l’uso

Gas

I Gas, o gruppi d’acquisto solidale, rappresentano un’esperienza che si sta moltiplicando in tutte le regioni d’Italia: il loro motore è il bisogno di comprare e consumare in modo critico e alternativo rispetto alla grande distribuzione organizzata, a volte poco etica e con impatti ambientali molto elevati.

Un po’ di storia
E’ il 1994: un piccolo gruppo di famiglie di Fidenza, in provincia di Parma, decide di calare nella quotidianità le proprie convinzioni e si organizza per effettuare ordini collettivi di generi alimentari direttamente a produttori conosciuti di persona, saltando il (costoso e inquinante) passaggio della Gdo (o grande distribuzione organizzata). Questo nuovo modo di fare la spesa si diffonde rapidamente, tanto che da 15 gruppi registrati nel 1997 su Retegas, si passa a 100 nel 2003 e a oltre 500 nel 2009; contando anche quelli non registrati, la fonte Terre di Mezzo stima che il numero possa essere addirittura il doppio.
Nel 2008 l’esperienza dei Gas è divenuta così importante da essere inclusa nella legge finanziaria.

Gli ideali del Gas
Si tratta di una vera e propria rivoluzione pacifica che parte dal basso e che cerca di modificare il mercato: i “gasisti” (così si chiamano gli appartenenti alle “piccole comunità” dei Gas) hanno tra le loro priorità la qualità delle merci acquistate, il rapporto diretto coi produttori, prezzi trasparenti e giusti per tutti, una filiera corta che abbia un impatto ambientale basso, il trattamento equo dei lavoratori e una più alta qualità della vita, fatta di relazioni interpesonali autentiche e di mutuo soccorso. I prodotti sono tra i più vari: dagli ortaggi di stagione ai prodotti non deperibili come i detersivi. Tutto viene deciso tramite riunioni collettive.

Etica e sicurezza alimentare
Ma cosa significa instaurare un rapporto di fiducia coi produttori? Ce lo racconta Maurizio Lauro, coordinatore del Gas LoLa di Milano, attivo nella zona di Loreto-Lambrate. “Vuol dire andarli a trovare, recarsi in azienda, farsi spiegare cosa usano, stare attenti non solo alla modalità di coltivazione o allevamento, ma anche ai rapporti di lavoro coi dipendenti: non ha senso comprare bio se però vengono sfruttate delle persone, magari in nero, oppure se non viene rilasciata fattura di ciò che viene venduto. Quindi curiamo sia l’aspetto della salubrità dell’alimento, sia della correttezza di comportamento del produttore”.

Com’è fatto un Gas
Sempre secondo Lauro, ogni gruppo ha le proprie caratteristiche: “Il LoLa conta più di 100 persone, ma in media un gruppo è formato da 20-40 membri. L’organizzazione è relativamente semplice, con dei responsabili per ogni tipo di prodotto (dai detersivi, al cioccolato, dal miele, al formaggio, ai vini, all’olio) che si occupano della gestione degli ordini e dei rapporti coi produttori”.

Come unirsi a un Gas…
“La prima cosa da fare è capire se esistono Gas attivi nella propria zona e contattarli”, continua Lauro. “Alcuni sono aperti a nuovi iscritti, altri no. Suggerisco di frequentarli, capire come funzionano”. Per cercare un Gas esistono più siti, per esempio gasmilano.org sulla città di Milano o retegas.org a livello nazionale, che divide i gruppi per regione e zona. La vicinanza degli iscritti è un criterio fondamentale, perché facilita l’organizzazione e rende meno pesanti riunioni con gli altri gasisti.

…o fondarne uno
Se non esiste un Gas nella propria zona o città, è sempre possibile fondarne uno. Il coordinatore del LoLa dà tre consigli: “Primo passaggio, conoscere membri di altri Gas per avere le prime informazioni e le prime dritte e non partire allo sbaraglio; secondo, dotarsi di una sede che sia disponibile anche solo per un giorno o per una fascia oraria, dove poter stoccare momentaneamente i prodotti e svolgere le riunioni (ci si può rivolgere per esempio ad associazioni che vogliano affittare gli spazi); terzo, radunato il gruppo iniziale, consiglio di cominciare, farsi conoscere, dando magari qualche volantino al mercato, partecipando alle feste di quartiere… le persone sapranno così che esiste la nuova realtà e potranno avvicinarsi!”

Chiara Boracchi

Link consigliati:
www.retegas.org
www.gasmilano.org
www.gaslola.org

Foto tratta da www.cambiologica.it

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