Esiste la porcellana vegana?

PORCELLANA VEGAN

Thomas Frye viene ricordato come l’inventore della prima porcellana inglese. A metà del 1700 la sua fabbrica si trovava nell’Essex vicino ad alcuni mattatoi e macellerie. Non gli fu difficile, quindi, procurarsi ossa di bovino ed altre parti delle carcasse degli animali “processati” che potessero entrare a far parte della miscela speciale per la sua nuova porcellana traslucida.

PORCELLANA VEGAN

Inizia così la storia dell’ennesimo materiale ad uso umano che vede nella sua produzione l’uso di ingredienti di origine animale. La storia della Bone China (così si chiama la particolare tipo di porcellana resistente e dall’aspetto splendente) affonda le sua radici nella storia dell’Inghilterra del Settecento e porta con sé l’ennesima prova del fatto che non è davvero facile trovare ambiti di produzione in cui l’industria animale non abbia messo lo zampino (triste gioco di parole). Fu però Josiah Spode qualche anno dopo a definire la formula di produzione questo nuovo materiale, richiesto soprattutto dall’alta borghesia, e suo figlio, nel 1793 battezzò la porcellana realizzata con cenere d’ossa “Bone China”. Joisia II, questo il nome dell’erede di Spode, fra il 1789 e il 1791 mise mano definitivamente alla formula per la creazione della pasta di porcellana, una formula che è ritenuta tutt’ora quella standard: 6 parti di cenere di ossa, 4 parti in pietra porcellana e 3,5 parti di caolino. L’azienda è sopravvissuta a molti secoli e solamente nel 2009 è stata acquisita da un’altra grande azienda, la Portmeirion. Per realizzare la Bone China vengono utilizzate soprattutto ossa bovine per il loro basso contenuto di ferro.

Come riconoscerla? Tendenzialmente questa porcellana è molto sottile, di un bianco puro e traslucida, inoltre viene utilizzata solo per sevizi di piatto o da tè molto costosi.  Esiste la porcellana vegana? Parrebbe proprio di si: l’impasto base per la porcellana dura e quella tenera europea prevedono l’uso di caolino, feldspato e quarzo (si tratta di minerali e tipi di rocce). Capodimonte, Limoges e altre famose tipologie di porcellana sono assolutamente vegan. Solamente la Bone China è fatta con l’impasto di origine animale. Occhio, quindi, a bervi una tazza di tè: la porcellana non è così innocua come la si dipinge.

 

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