Animali “da fattoria” come cane e gatto: l’esperienza di chi vive con loro – Prima parte

Maialini, caprette e galline che vivono in casa, come veri e propri animali da compagnia: tre persone ci raccontano la loro esperienza

Sono sempre di più le persone che scelgono di trasformare animali considerati tradizionalmente “da fattoria” in animali da compagnia. Cosa li spinge verso questa decisione? Che tipo di rapporto si instaura con questi animali? Quali sono le difficoltà e le soddisfazioni di questa esperienza? Noi di Vegolosi abbiamo voluto chiederlo a tre persone che condividono la propria vita (e l’abitazione!) con maialini, oche, caprette e galline e non solo. Ecco cosa ci hanno risposto!

Salvatore e la sua piccola tribù

Salvatore abita a Cerveteri e gestisce un ristorante vegano. I suoi cinque maialini vietnamiti vivono in totale libertà in giardino, ma non mancano di fare qualche visita ai “loro umani” in appartamento.

Partiamo dall’inizio: quanti e quali animali “da fattoria” ha con sé?

Cinque maialini vietnamiti: Nanà, Jimmy, Gilda, Marta e Trudy.

Ci racconti la loro storia: salvati da un allevamento o semplicemente acquistati dal contadino?

La prima maialina, Gilda, è stata presa da una signora, dopo che la sua aveva appena partorito. Dopo due giorni di coccole e amore, siamo tornati a prendere anche la sorella, Trudy. Successivamente abbiamo preso un maschio, Jimmy, salvato da una fine certa. Prima che lo facessimo castrare, Jimmy ha ingravidato le due femmine. Queste hanno partorito 18 cuccioli, tutti dati in adozione a eccezione di due femmine – Nanà e Marta – che abbiamo deciso di tenere e che ora vivono insieme agli altri.

Sono necessari permessi particolari per tenere in appartamento questi animali?

Essendo considerati animali da “reddito”, sono soggetti al rispetto delle regole vigenti per tutti i tipi di allevamento e quindi bisogna munirsi di “codice di stalla” presso la ASL. Spero che quanto prima questa norma venga eliminata, riconoscendo anche a essi lo status e la dignità di animali da compagnia.

La vostra “giornata tipo”?

Lavorando tutto il giorno, uscendo presto la mattina e rientrando tardi la sera, il nostro contatto nei giorni feriali è limitato. La mattina aspettano fuori dalla porta di casa finché non gli do da mangiare. La sera, al mio rientro, mi accolgono perché sanno che porto sempre un “premietto” alimentare. La domenica, giorno in cui posso godermeli appieno, sono come dei cagnolini: cercano il contatto umano, sono dolci, intelligenti e ubbidienti oltre che – sfatiamo un mito – estremamente puliti.

Ci tolga una curiosità: che rapporto ha instaurato con i suoi animali “da fattoria”?

Il rapporto che si instaura con un maiale è molto simile a quello che si ha con il proprio cane o gatto. Amano farsi fare i grattini, accorrono quando vengono chiamati e amano stare insieme alle persone.

Gioie e difficoltà di questo rapporto?

Sono più le gioie che le difficoltà, queste ultime date essenzialmente dalla loro mole non proprio “tascabile”.

Quando (e se) esce con i suoi animali, che reazione hanno le persone?

Non mi è mai capitato di portarle con me in giro vista la loro ritrosia, fin da piccoli, nel farsi mettere la pettorina. Adesso hanno talmente tanto spazio in cui fare le loro faccende, che sarebbe un forzatura volerli portare in giro.

Tenere con sé animali da allevamento: un’esperienza che consiglierebbe ad altri?

Il mio rammarico è quello di aver scoperto questi animali da poco tempo. Chi ha spazio, dovrebbe avere almeno un’esperienza del genere, non solo con i maiali, ma anche con galline – intelligentissime e coccolone – caprette, agnellini, vitelli. Si scopre un mondo tutto nuovo e soprattutto si crea empatia con specie animali non considerate, se non come cibo…

L’esperienza di Erika Aloisio

 

Erika, vegana da 5 anni, vive a Messina e gestisce un negozio di prodotti per animali. Mentre il maialino e il coniglio vivono tra casa e giardino, l’agnellino Bach è cresciuto in casa, ma ora vive in giardino con la capretta Ada.

Partiamo dall’inizio: quanti e quali animali “da fattoria” ha con sé?

George, un maialino nano; Ada, una capretta; Bach, un agnellino; Nocciolina, una coniglia; ma anche oche, anatre e galline.

Ci racconti la loro storia: salvati da un allevamento o semplicemente acquistati dal contadino?

Ada (la capretta) è stata trovata legata per le corna ad una recinzione insieme ad un’altra capretta, che purtroppo all’arrivo dei volontari e dei vigili era già morta. Bach (l’agnellino) è stato trovato in un cespuglio durante un temporale, era bagnato ipotermico e con poche ore di vita, probabilmente non è riuscito a seguire la mamma è questa è stata la sua salvezza visto che mancava solo un mese a Pasqua. È stato allattato da me e poi… neanche a dirlo, è rimasto con noi. Nocciolina era una fattrice di conigli da carne, non faceva più coniglietti quindi sarebbe finita in pentola. George è l’ unico a essere stato acquistato.

Sono necessari permessi particolari per tenere in appartamento questi animali?

In realtà io ho una casa con terreno, ma le leggi variano da Regione a Regione e a volte sono molto restrittive.

La vostra “giornata tipo”?

Sveglia alle 5.30, George, che dorme in casa, esce con i cani in giardino. Cambio acqua e pappa e coccole per tutti.. poi purtroppo vado a lavoro, al rientro di nuovo giro di pappa e coccole e poi tutti a nanna. Sabato, domenica e nei giorni liberi passiamo molto più tempo insieme, Bach ama correre con me e prendere a testate mio marito!

Che rapporto ha instaurato con i suoi animali “da fattoria”?

Ho anche 5 cani, un gatto e altri animali “convenzionali”, non c’è assolutamente nessuna differenza tra di loro, sono tutti i miei figli pelosi e tutti aspettano il biscottino e le carezze quando rientriamo a casa.

Gioie e difficoltà di questo rapporto?

Le soddisfazioni sono immense e i sacrifici vengono ricompensati dalla gratitudine che c’è in ogni loro sguardo, certo non si possono lasciare in pensione come un cane e le nostre ferie sono a casa con loro o al massimo devo lasciare una persona fidata in casa se proprio devo partire per qualche giorno.

Quando (e se) esce con i suoi animali, che reazione hanno le persone?

Non esco con loro, ma quando Bach era piccolo e doveva allattare stava con me in negozio, devo dire che le persone vedendolo dal vivo si sensibilizzavano molto, mi chiedevano: “Non è che poi se lo mangia?”. In tanti lo coccolavano e si facevano i selfie con lui. Ancora oggi, a distanza di un anno e mezzo, mi chiedono di lui.

Tenere con sé animali da allevamento: un’esperienza che consiglierebbe ad altri?

Assolutamente sì, è l’unico vero modo per capire l’essenza dell’antispecismo e dell’empatia. Il mondo ha bisogno di buoni esempi per cambiare.

L’esperienza di Vera Viale

Vera è una studentessa di veterinaria in provincia di Cuneo. Vive in una casa con giardino ma, come si può vedere dalle foto, la sua maialina Barbie Chanel non disdegna di fare un riposino sul letto!

Partiamo dall’inizio: quanti e quali animali “da fattoria” ha con sé?

Ho diversi animali “da fattoria”, prima tra tutti la mia maialina vietnamita: Barbie Chanel, la prima arrivata. Dopo di lei abbiamo preso diversi altri animali tra cui 5 caprette, 4 conigli e diverse galline, oche e papere. Abbiamo la fortuna di vivere in campagna con un grande prato a disposizione, quindi c’è spazio per tutti (che sono i benvenuti sia in casa che fuori).

Ci racconti la loro storia: salvati da un allevamento o semplicemente acquistati dal contadino?

Le loro storie sono diverse: la maialina l’abbiamo presa tramite un sequestro mentre quattro caprette arrivano da un macellaio (pronte a diventare capretti pasquali). La quinta arriva da un’amica che aveva un allevamento di capre in cui è nata questa piccoletta un po’ sfortunata. Oche e papere arrivano da diversi recuperi, così come i conigli, mentre le galline sono state tutte prese dai capannoni a “fine carriera” (a circa un anno di età).

Sono necessari permessi particolari per tenere in appartamento questi animali?

Ho un codice stalla per le caprette e per il maialino, sono tutti registrati all’ASL veterinaria della mia zona, che regolarmente viene a fare prelievi e controlli per verificare che vada tutto bene.

La vostra “giornata tipo”?

La nostra giornata tipo è piena e intensa, ma tutto comincia al mattino con la maialina che si sveglia e mi butta giù dal letto per avere la colazione! Dopo la pappa, tutti insieme, trascorrono la mattinata in giardino mentre noi ripuliamo stalla e recinti vari. Al tramonto è ora di uscire per dare insalata e mangime a tutti, ma anche una bella razione di coccole. La maialina torna in casa per avere cena, cani e gatti mangiano e possiamo finalmente andare a dormire, Barbie compresa che tranquillamente si sistema nel letto con me sotto le coperte (è freddolosa)!

Che rapporto ha instaurato con i suoi animali “da fattoria”?

Loro sono parte della mia famiglia. Quando non riesco a giocare con le caprette la mia giornata non è soddisfacente al 100%. Sono loro il motivo per cui ho deciso di diventare vegetariana e poi vegana.

Gioie e difficoltà di questo rapporto?

Se le gioie sono tante, specialmente nel rapporto di fiducia reciproca che si è creato, sono anche tante le difficoltà. È vero quando si dice che “gli animali non hanno festività”: loro dipendono da noi ogni giorno e in ogni occasione, tutto l’anno. Poi non tutti vanno d’accordo, quindi bisogna fare attenzione che non si facciano male. Infine ci sono momenti tragicomici in cui combinano disastri, aprono armadi e dispense, distruggono capanni o entrano nella serra e mangiano tutto quello che trovano.

Quando (e se) esce con i suoi animali, che reazione hanno le persone?

Difficilmente esco con loro, a meno che non abbiano qualche controllo dal veterinario. Le reazioni di chi incontriamo (o di chi passa intorno a casa) sono sempre stupite e divertite, specialmente quando scoprono che la maialina dorme nel letto con me.  Diverse famiglie con bambini vengono ormai a trovarci quasi tutte le domeniche sperando di poter rubare una carezza a qualcuno.

Tenere con sé animali da allevamento: un’esperienza che consiglierebbe ad altri?

Dipende. La nostra è una situazione che condiziona pesantemente le nostre vite. Ci sono molte spese e lavori da fare, tanto da pulire e sistemare ogni giorno: non è una passeggiata. Nonostante tutto però io sono felicissima di avere tutti loro con me e, con la giusta preparazione, lo consiglio a tutti!

 

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