Tullio Solenghi: “Io, vegetariano grazie a mia moglie”

Tullio Solenghi

È uno degli artisti più apprezzati dello spettacolo italiano. Teatro, radio, cinema, tv, pubblicità, doppiaggio: c’è tutto nella carriera di Tullio Solenghi, personaggio molto noto nel pubblico sin dai tempi in cui con Anna Marchesini e Massimo Lopez formavano un Trio che faceva ridere milioni di italiani attaccati agli schermi. Noi di Vegolosi.it lo abbiamo raggiunto per farci raccontare una parte più personale della sua vita, quella di vegetariano in procinto di diventare vegano.

Ascolta l’intervista:

Una scelta avvenuta quattro anni fa per ragioni sia etiche che salutistiche, ci spiega, grazie soprattutto alla moglie (la chef Laura Fiandra, ndr) che è vegana crudista. Proprio la moglie torna spesso nell’intervista: non solo lei è all’origine dei cambiamenti nelle sue abitudini alimentari, ma è anche colei a cui Tullio Solenghi si affida al momento dei pasti. Spiega poi cosa lo ha spinto a prendere questa decisione: «Sono un cinofilo convinto, ho sempre avuto un cane che ho portato anche con me in tournée – dice – Solo immaginare che se fossi nato in Cina il mio cane sarebbe stato macellato e servito come cibo in tavola, mi ha fatto pensare che è solo la fortuna di avere una latitudine diversa a far sì che il mio cane venga risparmiato». Per questo, essendoci la possibilità di assumere proteine di origine vegetale, «trovo una crudeltà inutile dover ammazzare gli animali con questo fine».

Solenghi sa quello che dice, è esperto in materia di alimentazione. Spiega che il suo essere vegetariano «ha dato un contributo di leggerezza e di minor stress a livello degli organi interessati alla digestione, come il fegato e il colon, in una situazione lavorativa nella quale sono quasi sempre costretto a mangiare dove capita. Con una scelta preventiva del posto e dei cibi mi sto garantendo una maggiore leggerezza lavorativa».

Ricorda con affetto le esperienze con Marco Columbro, il primo “collega” vegetariano che ha conosciuto, già negli anni Ottanta: «Sono rimasto sorpreso e affascinato dalla sua scelta», dice. E poi racconta in concreto la sua alimentazione: molto varia, svela a Vegolosi.it, ma ogni pranzo e ogni cena sono aperti rigorosamente da un’insalata mista. Dice che «spesso vegetariani e vegani vengono visti come estremisti, come autori di scelte radicali, una sorta di carbonari della salvaguardia del mondo animale. Io credo di essere l’esempio di una persona che ha abitudini assolutamente normali, che tollera chi è rimasto onnivoro essendo io stato onnivoro per anni. Così come io posso capire chi ha fatto la scelta di restare onnivoro, voglio che ci sia lo stesso tipo di tolleranza nei confronti di chi ha deciso di diventare vegetariano o vegano. Siamo già sette miliardi nel mondo, aumenteremo sempre di più, prima o poi la scelta vegetariana diventerà quasi necessaria sennò distruggeremo questo mondo».

Infine Tullio Solenghi dichiara di voler combattere un’ipocrisia, «quando c’è una balena spiaggiata accorre tutto il paese, senza sapere che a due miglia da lì magari c’è la mattanza del tonno. E allora mi viene da chiedermi se ci sono pesci di serie A e di serie B. Mi viene in mente quando in passato c’erano orrori di questo genere tra gli esseri umani, con gli ariani che erano la razza privilegiata e altre razze che venivano decimate nei campi di concentramento».

Domenico D’Alessandro

La foto è tratta dal sito www.bolognateatro.it

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