Spreco alimentare: ecco il bollino che mantiene fresca la frutta

È in attesa di brevetto il bollino in grado di frenare il deterioramento della frutta: l’idea proviene da un’azienda statunitense

L’adesivo intelligente che allunga la vita alla frutta: è questa l’innovazione di Ryp labs, azienda statunitense di prodotti alimentari che ha sviluppato una tecnologia in grado di mantenere fresca la frutta fino a 14 giorni in più, grazie a un bollino applicato sulla buccia che serve per “combattere lo spreco alimentare, in modo sicuro e naturale”. Gli adesivi sono rivestiti con una formula antimicrobica a base vegetale che protegge i frutti dalle infezioni fungine, prolungandone la durata di diverse settimane.

Come funziona?

Le piante producono in modo naturale delle sostanze antimicrobiche per proteggersi dagli agenti patogeni che possono causare la loro morte. Attraverso anni di studio e sperimentazione, l’azienda americana è riuscita a riprodurre in laboratorio queste difese naturali, che vengono concentrate nell’etichetta adesivarallentando il processo di decomposizione prematura della frutta.

Infatti, gli adesivi, che utilizzano una formulazione sicura, completamente naturale e in attesa di brevetto, creano uno strato protettivo attorno al frutto, rallentando significativamente la sua maturazione e il suo deterioramento.

La foto mostra due diversi livelli di deterioramento per un mango con l’adesivo (a sinistra) e per uno senza adesivo. Immagine: Ryp labs.

Ryp labs ha dichiarato la sua volontà di combattere a livello globale lo spreco alimentare: “Ci stiamo sforzando per posizionarci come leader globali per ridurre i rifiuti in tutto il settore alimentare“. L’azienda, infatti, sta lavorando per brevettare adesivi in grado di conservare più a lungo anche altri prodotti.

Quanto cibo sprechiamo?

L’associazione ambientalista Greenpeace ha stimato che se lo spreco alimentare fosse un paese sarebbe il terzo più grande emettitore di gas serra dopo Cina e Stati Uniti. Infatti, nel mondo un terzo del cibo prodotto viene buttato e ciò ha gravi ripercussioni sull’ambiente.

Un’indagine condotta da Crea (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria) e GFK (Growth from Knowledge, istituto di ricerche di mercato) ha evidenziato che una famiglia italiana spreca in media 370 grammi di cibo. I cibi più sprecati sono: frutta frescapane e verdura fresca.

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