Friggitrici ad aria: come funzionano, come usarle e quali scegliere

Niente più olio usato da smaltire, basta odori e molte meno calorie. Oggi per ottenere cibi croccanti fuori e morbidi dentro ci sono le friggitrici ad aria

“Fritta è buona anche una scarpa”. Lo dicevano le nonne del secolo scorso che, facendo spesso i conti con gli avanzi del giorno prima, li buttavano nell’olio bollente, conferendo loro una gustosa patina croccante.
Oggi però conosciamo diverse ragioni per evitare questa soluzione. La prima è che si tratta di una cottura ricca di grassi, dal momento che prevede di ottenere la peculiare croccantezza attraverso la reazione di Maillard, ossia immergendo il cibo nell’olio a temperature comprese tra 140 e 165 °C. Poi c’è il problema dell’olio esausto che, non essendo biodegradabile né organico, deve essere smaltito correttamente presso apposite isole ecologiche. Non si può, infatti, buttarlo nell’umido o versarlo nello scarico del lavandino, perché ciò causerebbe notevoli danni all’ambiente. Infine bisogna tener conto anche dello sgradevole odore di fritto, che spesso finisce per impregnare le tende o le fodere del divano, rimanendo lì per giorni e giorni.
Per gli appassionati delle patatine o della verdure in pastella tuttavia oggi c’è una buona notizia. Si può rendere la “frittura” più leggera e sostenibile grazie all’uso di friggitrici ad aria.

Non chiamatelo “fornetto”

Anche se il principio di funzionamento è simile a quello di un forno ventilato, la friggitrice ad aria è molto più veloce e performante in fase di preriscaldamento. Per comprenderne il funzionamento è bene partire da un concetto fondamentale: la frittura non diviene tale grazie all’olio, ma alle alte temperature che questo raggiunge. L’olio funge, quindi, da vettore di calore e fa sì che i cibi si cuociano attraverso il raggiungimento di temperature elevate. Nelle friggitrici ad aria, invece, il vettore è l’aria stessa, che arriva a temperature intorno ai 200 °C e viene fatta circolare ad alta velocità, simulando il comportamento dell’olio nella frittura classica.

L’elevata richiesta termica della camera di cottura, rende le friggitrici ad aria uno strumento molto energivoro (il consumo elettrico è compreso tra gli 800 e i 2.000 watt). Tuttavia queste garantiscono un risparmio economico notevole, permettendo di evitare l’acquisto di olio e il consumo di gas per riscaldare la padella.

 

Le dosi, la capienza, il prezzo

Una friggitrice ad aria con cassetto ed una a fornetto

Il primo fattore di cui bisogna tenere conto quando si decide di acquistare una friggitrice ad aria è la sua capienza, che deve essere adeguata al numero abituale di porzioni da preparare. In linea di massima:

  • una friggitrice con una capacità di circa 2l è in grado di contenere circa 600g di ingredienti ed è adatta ad una giovane coppia o al massimo ad un nucleo famigliare di tre persone.
  • una macchina da 3,2l, invece, contiene circa 800g di alimenti e può sfamare dalle quattro alle sei persone
  • Le friggitrici ad aria più grandi hanno una capacità superiore ai 4l, possono contenere fino a 1,7kg di ingredienti e permettono di preparare pietanze anche per otto o più persone.

Le friggitrici da aria hanno prezzo che vanno dai 50 euro fino ad arrivare anche ai 200, in base alla capienza, alla marca e alla tipologia di cotture offerte.

Anche la forma ha la sua importanza

Non tutte le friggitrici ad aria hanno la stessa struttura e forma. I modelli più diffusi sono quelli a cassetto, nei quali il cestello per gli alimenti si trova immediatamente al di sotto della resistenza che genera il calore e della ventola che lo diffonde. Il vano si estrae proprio come un cassetto attraverso una maniglia sul fronte dell’apparecchio. Molto più difficili da trovare sono le friggitrici a libro, nelle quali la ventola è posizionata alle spalle del cestello di cottura, il quale è protetto da un coperchio che si solleva con apertura a libro. Infine ci sono i fornetti ad aria, modelli di più recente introduzione la cui struttura è simile a quella dei fornetti elettrici. Il punto di forza di questi ultimi è dato dal fatto di avere al proprio interno uno spazio sufficientemente ampio per cuocere alimenti per cui si utilizzerebbe il forno tradizionale e dalla possibilità di svolgere anche la funzione di essiccatore.
Le friggitrici a libro e i fornetti, sono, a parità di capacità, più ingombranti dei modelli a cassetto, che sono quindi da preferire se si ha poco spazio a disposizione.

Ricette vegan con la friggitrice ad aria

Ma cosa cucinare con la friggitrice ad aria? Oltre alle classiche chips, di patate o di verdura, sono molti i piatti vegani che si possono realizzare con questo innovativo elettrodomestico. Facendo un tuffo nella cucina medio-orientale non si può non pensare ai falafel, le deliziose polpettine a base di ceci o fave, per cui spesso si è auspicata una cottura alternativa alla classica frittura ad olio.

Gli amanti del tex mex, invece, potranno cimentarsi con le cotolette di fagioli. La ricetta prevede di schiacciare i borlotti con una forchetta, aggiungere un cucchiaio di concentrato di pomodoro e due di pan grattato, quindi lavorare l’impasto per fargli assumere l’aspetto delle cotolette, ripassarle nuovamente nel pangrattato, vaporizzarci un goccio d’olio d’oliva e metterle nella friggitrice.

Infine non si può dimenticare il tipico street food made in Italy, ossia i panzerotti, da provare con i ripieni più diversi, chef Sonia ne consiglia una variante con patate, cime di rapa e stracchino vegetale.

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