Danimarca: il partito vegano è realtà e raccoglie firme sufficienti per puntare al parlamento

Nata nel 2018 la forza politica ha obiettivi chiari ma realistici e racconta di un movimento sociale e civile che non aspetta altro che di raccontare e vivere la propria storia.

Partito vegano Danimarca

Proprio perché in Danimarca il totale della popolazione è di soli circa 5 milioni e 800 mila persone, le 20.182 firme raccolte dal Veganerpartiet (Partito Vegano) nato nel 2018, sono un ottimo risultato. È grazie ad esse che il gruppo politico ha potuto fare richiesta al proprio governo di concorrere alle prossime elezioni politiche nel 2023 ed è la prima volta.

Commozione e obiettivi chiari

Il fondatore della forza politica 100% vegana, Michael Monberg, era visibilmente commosso quando, in diretta sulla pagina Facebook del partito, ha inviato la richiesta ufficiale con tanto di firme allegate per poter concorrere alle prossime elezioni. L’obiettivo quindi non è ancora del tutto raggiunto ma il segnale politico in un paese così piccolo è certamente interessante. Come spiega lo stesso Veganerpartiet sul suo sito basterebbero 70 mila voti per poter assicurarsi quattro rappresentanti della forza politica in parlamento quando i cittadini saranno chiamati alle urne.

Il capo del partito vegano danese, Michael Monberg, visibilmente commosso mentre invia, in diretta Facebook, le firme necessarie per poter concorrere alle elezioni

Obiettivo del partito? Far scomparire lo sfruttamento animale eliminando come prima cosa gli allevamenti intensivi. “No, non sarebbe illegale mangiare carne se fossimo al governo – hanno spiegato durante un’intervista a DR – e non escluderemmo nemmeno dal nostro partito chi lo fa, ma non avrebbe potere di voto all’interno dell’assemblea del partito. Se lo immagina? Avrebbe senso che uno che mangia cani, per esempio, avesse voce in capitolo rispetto ad una legge sulla violenza contro gli animali domestici?”. Puntano a governare la Danimarca? No, le loro ambizioni sono decisamente più realistiche: “Il partito non si impegnerà per un vero candidato primo ministro, ma indicherà il candidato del partito che ha l’obiettivo più verde e sostenibile” e sembra che fra i loro “preferiti” ci siano i socialdemocratici.

“La forza politica davvero green”: questo punta ad essere il partito vegano che in alcuni commenti pubblici ha spiegato che sarà durissimo con le altre forze politiche che si dichiarano “amiche dell’ambiente”: “Non si può pretendere di essere un ambientalista mentre si sostiene l’industria degli allevamenti” o mangiando carne o qualsiasi altro prodotto animale, ha detto Corvinius Olesen, portavoce del partito vegano danese.

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