Indigo per capelli neri: istruzioni per l’uso

indigo

Immagino che la maggior parte di noi conosca l’hennè nero o comunque l’abbia sentito nominare. In realtà, non esiste un hennè che tinga di nero. L’hennè (lawsonia inermis) tinge i capelli esclusivamente di rosso, dunque se desiderate un’erba che non abbia alcun riflesso caldo e che tinga di nero dovreste acquistare dell’indigo.

La polvere di indigo (indigofera tinctoria) si presenta come una polvere verde chiaro dall’odore molto erbaceo e sgradevole. Un buon indigo per capelli deve risultare cremoso e poco sabbioso una volta miscelato al liquido scelto (ad esempio usando del tè nero viene rafforzato il potere scurente).

Il procedimento base da seguire per creare una buona pastella che non coli è unire 100 grammi di polvere pura di indigo (per capelli medio lunghi) e acqua calda quanto basta a formare un composto denso e corposo. Per coprire l’odore della polvere è necessario usare qualche goccia di olio essenziale che non abbia controindicazioni sui capelli.

Applicate il composto sui capelli puliti senza assolutamente farlo ossidare (altrimenti perderà il potere tintorio) e lasciatelo in posa per circa 40 minuti. Poi risciacquate con acqua tiepida ed effettuate un ultimo risciacquo acido a base di aceto di mele e acqua.

Per ottenere capelli neri bisogna ripetere le applicazioni di frequente nei primi tempi. Ricordate che l’indigo dona riflessi freddi che virano con decisione al blu per cui se avete capelli bianchi dovrete necessariamente fare una prima applicazione di hennè e poi usare l’indigo a meno che non amiate i capelli azzurri!

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