Evanna Lynch, star di Harry Potter, mostra su di sé gli effetti dei test cosmetici sugli animali

In un video “tutorial” in collaborazione con peta2, Evanna Lynch sensibilizza i fan all’acquisto di cosmetici non testati sugli animali

Un video di poco più di due minuti, un tutorial sui generis per mostrare ai fan, attraverso il make-up, i terribili risultati dei test cosmetici sugli animali. Evanna Lynch – che per 10 anni ha prestato il volto sul grande schermo a Luna Lovegood, personaggio distratto, singolare e decisamente sopra le righe della celeberrima saga di Harry Potter – oggi è vegana e attivista per i diritti degli animali. Classe 1991, l’attrice irlandese dagli occhi di ghiaccio è infatti vegetariana da quando aveva 11 anni ma, alla soglia dei 20, la svolta: come ha dichiarato in un’intervista, ha scelto di diventare vegana dopo essersi imbattuta nel libro di Jonathan Safran Foer Se niente importa. Perché mangiamo gli animali.

Una delle ultime battaglie dell’attrice a favore dei diritti animali è proprio questo video, una simulazione di ciò che avviene all’interno di un laboratorio che effettua test cosmetici sugli animali pubblicato in occasione della giornata mondiale dedicata agli animali “da laboratorio”, il 24 aprile. Collaborando con peta2, la divisione giovanile di PETA, Evanna ha filmato questo video nel quale si sottopone agli stessi test sperimentali che i ricercatori usano sugli animali. Il risultato finale, naturalmente frutto di un abile make up, non è affatto piacevole.

Evanna Lynch test animali

Il video inizia con un’atmosfera ottimista; Evanna sembra entusiasta di mostrare a tutti il suo nuovo “make up tutorial”. In realtà, mentre gli esperimenti procedono attraverso vari test comunemente usati sugli animali, l’attrice inizia a “soffrire”: la sua pelle si ricopre di bruciature e i suoi occhi si arrossano, assumendo una sfumatura gialla totalmente innaturale. Per finire, l’inquietante tecnico di laboratorio che la affianca estrae un tubo, che dà all’attrice l’occasione per spiegare come gli animali da laboratorio siano anche vittime di alimentazione forzata, spesso fino alla morte. All’inzio del video un’infografica appare sullo schermo, elencando i principali marchi come Clinique, Estee Lauder, Avon, Benefit, e altri, che non sono al 100% cruelty-free.

Su Avon, Vegolosi.it è stata contattata dall’ufficio stampa dell’azienda che ci ha tenuto a sottolineare che i propri prodotti non sono testati su animali: “Già dal giugno del 1989, abbiamo definitivamente posto fine ai test sugli animali – scrivono – per la sicurezza dei nostri prodotti, inclusi i test realizzati in laboratori esterni. Avon è stata la prima azienda cosmetica a porre fine alla sperimentazione sugli animali. Avon quindi non effettua né richiede ai propri fornitori di condurre test sugli animali con l’obiettivo finale di comprovare la sicurezza o l’efficacia dei suoi prodotti o delle materie prime”.

Mentre ci sono paesi come l’Europa o gli USA dove i test sugli animali in ambito cosmetico non sono obbligatori per legge, ci sono ancora paesi che invece li richiedono espressamente, come la Cina. Quindi, se un’azienda europea o americana produttrice di cosmetici vegani e cruelty-free volesse ampliare il proprio mercato in queste zone, deve per legge fare ricorso ai test sugli animali.

Ma come essere sicuri di riconoscere cosmetici vegani e non testati sugli animali? Per essere certi di acquistare cosmetici realmente cruelty-free, “bio” o meno, bisogna sempre fare riferimento agli elenchi ufficiali – come quello di LAV – che riportano i nomi di tutte le aziende che non testano sugli animali e che vendono sul territorio Europeo. L’assenza da questi elenchi, unita alla mancanza di una certificazione ufficiale, rende qualsiasi dichiarazione dell’azienda inattendibile.”Se siete contrari ai test sugli animali, assicuratevi di scegliere solo cosmetici che siano realmente cruelty-free” chiosa l’attrice al termine del video.

Cosmetici vegani e cruelty-free: cosa sono e perché sceglierli

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