Meno sale a tavola: frutta, verdura e cereali sono ottimi alleati

L’eccesso di sale nella dieta, che inizia spesso già dallo svezzamento, è particolarmente dannoso. La Società di Nutrizione Umana spiega perché ridurne l’uso e come fare

Il consumo di sale in Italia è sempre troppo alto. A dirlo sono i dati raccolti dal Ministero della Salute grazie ai programmi di controllo e indagine come il MINSAL. Il problema non è da poco dato che l’eccesso di sodio è particolarmente dannoso in quanto “induce un progressivo aumento della pressione arteriosa già dai primi anni di vita e favorisce lo sviluppo di ipertensione in età adulta” spiega la Società di Nutrizione Umana che ha riportato all’attenzione il tema in occasione della Settimana Mondiale per la Riduzione del Consumo di Sale che si svolge in tutto il mondo dal 13 al 19 maggio. L’alimentazione vegana e un maggior consumo di frutta, verdura e cereali possono essere ottimi alleati verso una diminuzione del consumo di questo condimento.

A livello globale, sarebbe possibile prevenire oltre due milioni e mezzo di morti premature, attraverso la riduzione del consumo di sale a meno di 5 grammi al giorno, tra quello già presente negli alimenti e quello aggiunto, secondo le indicazioni dell’OMS”. Insomma: basta davvero poco, e il punto principale sta nella nostra alimentazione anche se SINU fa notare che molto importante è anche il ruolo a livello nazionale e internazionale dell’informazione e delle campagne informative dei governi affiancate alla collaborazione con le industrie. 

Come consumare meno sale?

La principale fonte di assunzione del sodio nella dieta italiana – spiega sempre SINU attraverso una nota stampa – è data dal cloruro di sodio (sale), aggiunto nei prodotti trasformati di tipo artigianale, industriale o della ristorazione collettiva (almeno il 50% dell’assunzione totale) e poi da quello aggiunto in cucina e/o a tavola (circa il 35%). I cereali e derivati, in primo luogo pane, pizza e altri prodotti da forno, rappresentano una delle fonti più rilevanti di sodio aggiunto nei prodotti trasformati. Elevate quote derivano anche dai gruppi carne/uova/pesce (31%) e latte e derivati (21%), sempre a causa del sale aggiunto rispettivamente nelle carni e nei prodotti del mare conservati e ancor più nei formaggi.  Il contenuto di sale della frutta, della verdura e in generale degli ortaggi freschi è, invece, molto basso, ecco perché sono ottimi alleati in questa nuova educazione alimentare.

Una dieta ricca di frutta, verdura e legumi freschi, su cui si basa il modello della dieta Mediterranea, implica un minor consumo complessivo di sale”, spiega il Prof. Strazzullo, coordinatore del Gruppo di Lavoro Meno Sale Più Salute della SINU. “È, inoltre, molto importante consumare pane povero di sale, facendo attenzione a quanto riportato sull’etichetta, non aggiungere sale a tavola e contenerne al massimo l’uso in cucina, preferendo in ogni caso il sale iodato”.

Altri modi per “salare”

Ci sono molti modi per evitare il sale nei nostri piatti ma il primo passo è abituarsi lentamente alla sua minor presenza, rieducando il nostro senso del gusto che è molto duttile.
Non dimentichiamoci che erbe e spezie sono alleati importanti perché aggiungono sapore, sono privi di sodio e, se ben abbinati, permettono di esaltare i sapori delle pietanze. Qui trovate una guida a come usarli al meglio. Altro “trucco” è quello di scegliere verdura di stagione: solo così avremo la possibilità di gustare sapori “veri” e avremo meno la tentazione di insaporire le pietanze.

Un buon alleato per la “transizione” versi un uso moderato del sale a tavola è la sua sostituzione con del gomasio, un mix fra sale e semi di sesamo tritati nella proporzione 1:10 (una parte di sale e 10 di sesamo). Il gomasio si trova già pronto nei negozi di alimentazione biologica o nei supermercati ben forniti, inoltre è facile anche da preparare anche in casa: una buona regola è conservarlo in frigorifero. In più il sesamo è anche ricco di calcio, un toccasana per le nostre ossa.

Anche limone e aceto aiutano ad accentuare la sapidità dei piatti, soprattutto per verdure cotte e crude.Altro alleato validissimo e che fa molto bene alla salute è il lievito alimentare: un insaporitore 100% vegetale tratto dalla lavorazione del lievito di birra (ma che può essere utilizzato anche da chi è sensibile ai lieviti senza problemi) e che ha un gusto magnifico e sapido pur non contenendo sale, o contenendone solo piccolissime tracce. Qui vi spieghiamo come si usa, dove comprarlo ma anche come usarlo in cucina.

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