La Pasqua dell’orrore: ecco come gli agnelli arrivano sulle tavole degli italiani – VIDEO

L’ultima investigazione di Animal Equality, in collaborazione con Animal Welfare Foundation, ci racconta l’inferno del trasporto di agnelli pasquali dalla Romania in Italia

La Pasqua è alle porte e con essa le immagini agghiaccianti di una tradizione obsoleta che non accenna a scomparire e che con la fede e i valori cristiani non ha nulla a che fare: quella del consumo di carne di agnello.

L’associazione animalista Animal Equality, in collaborazione con Animal Welfare Foundation, ha diffuso un reportage che documenta il viaggio di 30 ore (per un totale di 1600 km) in condizioni indicibili di questi animali diretti dalla Romania in Italia: senza acqua e cibo, feriti e svenuti, stipati in massa (circa 850 esemplari si contano nel video) su un camion sporchissimo, mal funzionante e non a norma, perché inadatto al trasporto degli agnelli bensì dei maiali. È questo il retroscena di una mattanza senza senso che ogni anno si ripropone nel periodo di Pasqua, una ricorrenza che paradossalmente celebra la vita, la pace, la rinascita.

Calano i consumi di carne di agnello, ma la mattanza non si ferma

Sebbene il consumo di carne di agnello in Italia stia calando anche a grazie a numerose campagne di sensibilizzazione a favore di una Pasqua senza crudeltà, queste immagini ci ricordano che il traguardo dell’affermazione del diritto alla vita di questi (e tutti gli altri) splendidi animali è ancora lontanissimo. Come spiega Matteo Cupi, direttore esecutivo di Animal Equality Italia: “Durante il trasporto di agnelli in occasione della Pasqua abbiamo notato continue violazioni del regolamento europeo, come un forte sovraffollamento e animali feriti” si legge sul comunicato stampa. “Questi lunghissimi viaggi comportano enormi sofferenze per animali che non dovrebbero nemmeno essere sottoposti alla violenza del macello ed è per questo che vogliamo far luce su un sistema che non funziona e svelare quello che avviene nell’industria della carne”.

Romania e Ungheria sono i principali esportatori di agnelli vivi destinati al macello. Sempre Animal Equality fa sapere che Secondo i dati ISTAT, nel 2017 l’Italia ha importato quasi un milione di ovini da altri paesi europei e che si tratta principalmente di agnelli non svezzati che, in totale violazione delle normative europee, viaggiano in media per ben 25 ore su tragitti spesso impervi con condizioni meteo pessime (come si può vedere anche nel video). Ecco perché anche quest’anno è importante scegliere un menù vegano, che non supporti nessuna forma di sfruttamento animale, per festeggiare in famiglia il vero senso della Pasqua. Come afferma Paola Segurini, responsabile LAV Area Scelta vegan: “La cucina a base 100% vegetale è in grado di soddisfare il palato in qualunque occasione (…). Non si tratta di una scelta elitaria, la cucina vegana infatti è pratica, semplice e alla portata di tutti“.

I bambini abbracciano l’agnello “E’ piccolo come noi, ha gli occhi buoni”

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