Banksy, “Sirens of the lambs”: il camion degli innocenti

Un camion pieno di animali di peluches urlanti si aggira per la strade di NewYork: i passanti si fermano, lo guardano atterriti, alcuni scattano fotografie, altri si portano la mano alla bocca con un’espressione a metà fra sorpresa e angoscia, un bambino nel passeggino guarda e piange disperato.

La nuova opera d’arte itinerante di Banksy, street artist di meritata fama mondiale, ha fatto la sua comparsa in questi giorni nelle strade di New York. L’opera si intitola “Sirens of the lambs” (letteralmente “Le sirene degli innocenti” un gioco di parole con “Silence of the lambs”, “Il silenzio degli innocenti”) e consiste in un camion stipato di circa 60 animali di peluche che rappresentano maiali, mucche, galline, cani, che manovrati dall’interno, pare da alcuni burattinai vestiti completamente di nero, si muovono e si dimenano mentre nell’aria viene trasmesso un suono fatto di lamenti e pianti.

Perchè Banksy ha creato questa installazione? Forse una sorta di commento alla crudeltà dell’industria alimentare? O forse si tratta di un’opera legata alla perdita dell’innocenza? Alcuni ipotizzano una spiegazione legata alla biografia dell’artista:  in gioventù lavorò per un periodo presso un macellaio, dove si occupava, fra le altre cose, anche di tritare carne di manzo. Queste esperienza, secondo molti critici, è rimasta impressa nella sua mente ed emerge in alcune sue opere. Una cosa è certa, le polemiche intorno all’installazione non tarderanno ad arrivare.

Federica Giordani

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