Svizzera: il referendum non blocca gli allevamenti intensivi

Le norme più stringenti suggerite in tema di benessere animale avrebbero, di fatto, bloccato gli allevamenti intensivi.

Hanno votato domenica 25 settembre i cittadini svizzeri: il referendum di iniziativa popolare chiedeva norme ancora più stringenti circa il benessere animale, una richiesta che, in sostanza, avrebbe significato una revisione completa del sistema di allevamento intensivo nei cantoni, di fatto cercando di vietarlo.

La popolazione svizzera, però, non ha ritenuto interessante la proposta e con il 62,9 % dei voti, ha bloccato il via ad una revisione delle regole in tema di benessere animale. La richiesta del referendum spiegava: “L’allevamento intensivo consiste nell’allevamento industriale finalizzato alla produzione più efficiente possibile di prodotti animali, nell’ambito del quale il benessere degli animali è leso sistematicamente” con questo voto si sarebbe voluta definire in modo più stringente la pratica intensiva e chiarirne l’inapplicabilità proprio in virtù di una lesione sistematica del benessere degli animali coinvolti.

La legislazione, quindi, rimane la medesima. Solo in alcuni comuni come Zurigo, Lucerna e Berna, i “sì” hanno superato di fatto i “no” sul tema referendario.

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