Non chiamatele (solo) tisane

Tisane con finocchio, anice stellato, melissaQuante volte abbiamo bevuto “combinazioni di erbe”, per vincere l’insonnia, digerire o semplicemente inventare un nuovo drink? Comunemente le chiamiamo tisane, tecnicamente non tutte lo sono, né si preparano allo stesso modo. Vi segnaliamo un piccolo prontuario.

Le preparazioni liquide non sono tutte uguali: a seconda del tipo di ingrediente, prendono infatti il nome di tisane, infusi e decotti, con tempi di preparazione leggermente differenti le une dalle altre.

Si parla di tisana solo se le erbe in gioco sono diverse: solitamente se ne usa una principale, detta anche rimedio base, una sinergizzante, che “aiuta” i principi attivi della prima e una coadiuvante, che ne va a migliorare profumo e gusto.

Dopo aver subito una mondatura, la miscela di foglie e fiori viene tritata finemente e setacciata per eliminare le polveri residue. Si usano dai 10 ai 20 g di miscela per litro d’acqua bollente, che deve essere versata direttamente sulle erbe; il tempo di infusione (a pentolino coperto) è generalmente breve e varia dai 10 ai 15 minuti. Si può poi dolcificare la bevanda con miele, malto o zucchero di canna.

L’infuso è una preparazione liquida monoerba, ossia sfrutta i le proprietà di una sola pianta spezzettata e ridotta in parti piccole. Anche in questo caso l’acqua deve esser portata a ebollizione e versata direttamente sull’erba, un cucchiaino circa per tazza; l’infusione può durare dai 10 minuti a un’ora, a seconda del principio attivo (è bene chiedere all’erborista al momento dell’acquisto).

Il decotto, infine, è l’estrazione per ebollizione dei principi attivi contenuti nelle parti dure delle piante, come semi e radici. In questo caso, prima di versare gli ingredienti nell’acqua, è bene triturarli grossolanamente aiutandosi con un pestello. Dal momento dell’ebollizione, il tempo di riposo varia a seconda del tipo di erba, quindi è bene informarsi in erboristeria.

Un ultimo suggerimento: è sempre consigliabile preparare da sé tisane, infusi e decotti. I preparati istantanei, infatti, contengono spesso molto più zucchero che principio attivo, mentre le classiche bustine sono generalmente abbastanza blande, anche quelle di migliore qualità.

Ora che sapete come fare, non vi resta che trovare il vostro erborista di fiducia e… sbizzarrirvi!

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