New York: lunedì menu senza carne nelle scuole, per sempre

Già da qualche tempo sentiamo parlare di “meatless monday”, un movimento di sensibilizzazione nato nel 2003 negli Stati Uniti, che prevede di rinunciare del tutto alla carne un giorno a settimana, in particolare il lunedì. Abbracciato già da diversi paesi nel mondo, come l’Argentina, ma anche da figure di spicco dello show biz come la conduttrice televisiva e attrice americana Oprah Winfrey, dalla prossima primavera il “meatless monday” verrà adottato – come riportato dalla stampa locale – anche da 15 scuole di New York. Lo ha annunciato il sindaco della città, Bill de Blasio, garantendo che l’iniziativa verrà estesa anche a Gracie Mansion, la residenza ufficiale del primo cittadino newyorkese.

“Tagliare un po’ sul consumo di carne aiuterà a rendere la nostra città più sana e il nostro pianeta più forte per le generazioni future”, ha dichiarato de Blasio, aggiungendo che sia l’obesità che la crisi rappresentata dal cambiamento climatico possono essere affrontate in maniera significativa adottando una dieta a base vegetale. Probabilmente non è un caso che la comunicazione dell’iniziativa sia avvenuta nel cortile dell’istituto Sunset Park’s P.S. 1, il primo (ma non unico) complesso scolastico della città che serve esclusivamente pasti vegetariani. In tutto il paese, in realtà, sono diverse le scuole ad aver già aderito al meatless monday con successo e non mancano quelle che hanno adottato menu 100% vegetali.

A quanto pare, i 7.500 studenti coinvolti in questa iniziativa avrebbero accolto con entusiasmo la novità, che porterà nelle mense scolastiche colazioni e pranzi vegetariani, del tutto privi di carne; se il progetto avrà il successo sperato, non è escluso che possa essere esteso anche ad altre scuole della città. Una situazione ben diversa, bisogna ammetterlo, da quella che viviamo in Italia, dove bambini e ragazzi mangiano “troppa carne e poca frutta” e dove non sono mancate le polemiche rispetto al tentativo di introdurre menu a base vegetale nelle scuole. Un esempio fra tutti è quello del Trentino, dove la dietologa e consulente nell’elaborazione dei menù per le mense scolastiche si è schierata contro la decisione del Ministero.

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