Eurispes 2018: vegani in calo, fra”Scelta ammirevole”e “Fanatismo”

I nuovi dati Eurispes mostrano una flessione negativa per il numero dei vegani ma rimangono stabili nel numero assoluto coloro che hanno deciso di eliminare la carne dal proprio menu.

Vegani eurispes 2018

Stabili, quasi solidi. Questo lo stato dell’arte di vegetariani e vegani nel nostro paese secondo il consueto ed annuale rapporto Eurispes che fotografa usi ed abitudini nel nostro paese. I dati parlano chiaro: i vegetariani in Italia sono parecchi: circa il 6,2% dichiara di non inserire più carne nella propria dieta quotidiana; sono lo 0,9 % invece, coloro i quali si dichiarano vegani, con una diminuzione percentuale dello 0,1 % rispetto allo scorso anno.

Mangiare fuori casa: più facile per i vegetariani

Sembra essere abbastanza facile, secondo l’indagine, mangiare fuori casa per chi è vegetariano: su un totale di 225.490 ristoranti recensiti in Italia su Tripadvisor, il 23,4% propone menù vegetariani ed il 17,2% menù vegani; percentuali molto alte rispetto a quanti dichiarano di aver aderito a questi stili di vita. Insomma un’offerta abbastanza ampia che racconta di tanta curiosità alimentare ma di una scelta che non diventa mai definitiva se non per una piccola percentuale della popolazione.

Quali sono, quindi, le difficoltà? Mangiare in aereo, treno, nave ed autogrill è spesso un problema se ci si attiene ad un’alimentazione vegetariana/vegana (73,6%), ma anche trovare qualcosa da “mettere sotto i denti” nei ricevimenti di cerimonie, feste o eventi può essere difficoltoso (67,6%). Le mense nei luoghi di lavoro si sono in parte attrezzate per accogliere i lavoratori vegetariani/vegani: non riscontra problemi il 44% di chi vi usufruisce. Mentre mangiare al ristorante/bar può essere più complicato (55,4%).

Scelta vegetariana e vegana: le motivazioni

Quali invece le motivazioni che spingono gli italiani verso la scelta vegetariana o vegana? Per la maggior parte si parla di salute, e nello specifico per il 38,5%, oppure per amore e rispetto nei confronti degli animali per una percentuale che si posizione attorno al 20,5%. Cultura del benessere, insomma, prima che riflessione empatica verso gli animali.

Insomma i dati rimangono stabili, attestandosi sempre fra il 7 e l’8 % della popolazione, senza nessuna impennata importante sul numero di chi ha deciso di eliminare carne e derivati dalla propria alimentazione e stile di vita, anzi, con una flessione negativa, seppur davvero minima. Ora rimane una domanda velata ma importante da fare: che cosa è successo a quello o,1% di vegani “persi” e che cosa non convince ancora la maggior parte della popolazione ad adottare (o quantomeno provare) l’alimentazione a base 100% vegetale.

L’opinione degli italiani sui vegani

A coloro i quali nelle interviste hanno dichiarato di non essere vegani, è stato domandato di esprimere un giudizio su chi ha scelto questo stile alimentare. Il 42,4% del campione giudica che si tratti di una scelta personale rispettabile, a cui si aggiunge l’8,2% di quanti valutano il veganesimo come una scelta ammirevole.

Rimane il fatto che il 30,3% degli italiani che ritiene quella vegana una scelta estrema e radicale ed il 19,1% che afferma che questo stile di vita sia spesso accompagnato da fanatismo ed intolleranza. Quindi il nostro paese è diviso a metà: veganesimo ha un’accezione positiva per il 50,6% (per la maggioranza giovani) e mentre per il 49,4% si tratta di una scelta assolutamente non accettabile.

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