Coop, dal 27 aprile solo carne e uova “antibiotic-free”: cosa significa?

Con la campagna “Alleviamo la salute” la nota catena di supermercati elimina gli antibiotici da carne e uova. Perché?

E’ in atto una vera e propria rivoluzione per portare sugli scaffali dei supermercati Coop uova e carni prodotti senza l’uso di antibiotici: si chiama “Alleviamo la salute” ed è il nuovo progetto lanciato dalla catena di ipermercati in collaborazione con il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali. Come riportato da “Il Sole 24 Ore, la campagna verrà presentata a Roma giovedì 27 aprile e dallo stesso giorno coinvolgerà tutti i 1600 allevamenti bovini, suini e avicoli che riforniscono la nota catena di supermercati, in tutto il territorio italiano.

Antibiotico-resistenza: cos’è e perché fa paura

La nuova campagna Coop è un riferimento al tema dell’antibiotico-resistenza, un fenomeno per il quale un batterio risulta resistente all’attività di un farmaco antimicrobico. Ma cosa c’entrano gli allevamenti con questo problema? Nei mangimi degli animali da allevamento viene fatto un uso massiccio di antibiotici, indispensabili per stipare tanti animali in spazi piccoli, senza che si ammalino, ossia cercando, in molti casi, di prevenire le infezioni e non solo di curarle. Questo fa sì che i consumatori, mangiando carne e derivati animali, assumano a loro volta dosi importanti di antibiotici andando incontro, però, a un fenomeno molto rischioso per la salute.

Come spiegato dal Ministero della Salute: “Un uso eccessivo e improprio degli antibiotici accelera la comparsa e la diffusione dei batteri resistenti agli antibiotici. I batteri sensibili muoiono quando entrano in contatto con gli antibiotici mentre i batteri resistenti sopravvivono e continuano a moltiplicarsi. I batteri resistenti possono trasmettersi e causare infezioni anche in altre persone che non hanno fatto uso di antibiotici”. Assumere antibiotici continuamente, inoltre, rischia a lungo andare di rendere questi farmaci inefficaci proprio nel momento in cui sarebbero più necessari. Secondo CIWF Italia “il consumo di antibiotici negli allevamenti italiani è eccezionalmente alto, ben al di sopra della media degli altri paesi europei” tanto che l’associazione ha lanciato una petizione rivolta al Ministro della Salute Beatrice Lorezin per ridurne l’uso nel nostro paese.

Antibiotici: non faranno più effetto nel 2050, colpa degli allevamenti

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