Italia, stop agli animali nei circhi: l’avvocato “eliminazione” e “superamento”sono la stessa cosa

Prima era “graduale eliminazione”, ora “graduale superamento”: di fatto, però, cosa accadrà agli animali nei circhi? Ce lo spiega l’avvocato

Nella giornata di ieri il Parlamento italiano ha approvato in via definitiva la legge che prevede il “graduale superamento” dell’utilizzo di animali negli spettacoli circensi. È stato modificato, di fatto, il decreto legge proposto dal ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini, che prevedeva invece una “revisione delle disposizioni in tema di attività circensi, specificamente finalizzate alla graduale eliminazione dell’utilizzo degli animali nello svolgimento delle stesse”, come richiesto da tempo dalle associazioni animaliste. Non c’è più traccia, dunque, della parola “eliminazione” nella formulazione del testo e questo ha suscitato reazioni contrastanti da parte delle associazioni a tutela degli animali.

Superamento o eliminazione? Per l’avvocato sono la stessa cosa

Di fatto, dunque, che cosa cambierà con questa modifica? Per fare un po’ di chiarezza sulla questione, la redazione di Vegolosi.it ha contattato Carlo Prisco, avvocato ed esperto di diritto legato al tema dei diritti al veganesimo, che ci ha spiegato come, di fatto, si tratti semplicemente di una modifica di impronta politica. “Quello che cambia è il modo in cui le persone percepiscono questa modifica ma concretamente, anche a livello giuridico, “superamento” ed “eliminazione” possono essere considerati la stessa cosa”, ha dichiarato infatti. Per l’avvocato, dunque, siamo di fronte a una bagarre strumentale, messa in piedi “per salvare le apparenze con le associazioni circensi e con quelle animaliste” alle quali era già stato promessa una modifica alla legge attuale. “Certamente – continua Prisco – parlare di eliminazione dà l’idea di un qualcosa imminente, mentre parlare di superamento fa pensare a qualcosa di più graduale e progressivo. Di fatto, però, il risultato del decreto non cambierà e certamente, con le tempistiche necessarie, si arriverà comunque alla scomparsa degli animali dagli spettacoli”.

Nonostante questo, come già in precedenza, la presidente nazionale di Enpa, Carla Rocchi, si è detta amareggiata da questa modifica: “Rispetto alla formulazione originaria, dove si parlava di graduale eliminazione e non di graduale superamento dell’uso di animali nei circhi, il testo approvato oggi dal Parlamento è un evidente compromesso al ribasso. Resta, per questo, tanta amarezza“. La vera sfida, per l’associazione, rimane dunque quella di “dare senso e significato a una formulazione decisamente vaga e priva di contenuto” chiedendo al governo di “allineare il nostro Paese a tutti quelli che hanno già detto no allo sfruttamento di animali nei circhi, ma di tenere conto della stragrande maggioranza degli italiani, il 71% dei quali chiede un provvedimento di civiltà”.

Anche se in precedenza LAV aveva accolto la notizia condannando “il passo indietro del ministro Franceschini che ha permesso questa modifica”, oggi pare di tutt’altro avviso. L’associazione, infatti, ha abbracciato la notizia dell’approvazione della legge con entusiasmo, affermando: “Dopo decenni di silenzio sul tema da parte di Governo e Parlamento, salutiamo positivamente la trasformazione in Legge di questo impegno, un importante passo in avanti verso la tutela degli animali e il rilancio a uno spettacolo davvero umano. Il bicchiere del provvedimento è mezzo pieno – continua l’associazione – grazie all’estensione non solo ai circhi ma anche agli spettacoli viaggianti, come da noi proposto, della previsione del graduale superamento dell’utilizzo degli animali. La parte più retriva del mondo circense ha provato a far cancellare questo importante comma fino all’ultimo, senza riuscirci”.

circo con animali superamento

Da non dimenticare che al di là del dibattito politico, numerosi veterinari si erano schierati a favore di un circo senza animali: la Federazione Nazionale Ordini Veterinari Italiani (FNOVI), infatti, è intervenuta tempo fa con una nota ufficiale affermando che “i comportamenti fatti assumere dai circensi agli animali sono del tutto innaturali e spesso opposti alle caratteristiche di specie; la convivenza forzata di specie diverse, come preda – predatore (ad esempio leoni in groppa ai cavalli), i fattori stressogeni come luci, rumori, dimensioni ridotte delle gabbie sono solo alcuni degli aspetti caratterizzanti gli spettacoli circensi con animali che non rispettano questi ultimi né lasciano spazio di miglioramento”. Anche l’etologo Roberto Marchesini, ai nostri microfoni, aveva condannato la “mentalità circense dell’esibizione” definendola di per sé una forma di morte.

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