Repubblica Ceca stop agli allevamenti da pelliccia

Un altro paese si aggiunge alla lista di quelli che hanno bandito gli allevamenti da pelliccia, in Italia la situazione resta in stallo

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Dopo la Croazia, anche la Repubblica Ceca si avvia verso la chiusura degli allevamenti di animali da pelliccia. La notizia, che era già stata diffusa l’anno scorso dall’associazione Essere Animali quando ancora si parlava solo di una proposta di legge, è stata di recente ripresa dai media, perché pare che il provvedimento sia finalmente esecutivo. “La Camera dei Deputati del Parlamento Ceco – riporta LAV in un comunicato ufficiale – con 132 voti a favore, 9 contrari e 20 astenuti, ha approvato e trasmesso al Senato il Disegno di Legge che introduce un divieto totale di allevamento di animali allo scopo di produrre pellicce“.

Un consenso ampio, dunque, che entro l’estate – dopo un’ulteriore votazione sentita da molti come una semplice formalità – dovrebbe portare il Paese a unirsi agli altri 12 paesi europei – tra cui, per esempio, Olanda, Austria, Regno Unito, Bosnia e Croazia  che hanno bandito questi tipo di allevamenti. Certo, non si tratta di un provvedimento immediato perché, come riporta LAV, “i 9 allevamenti allevamenti ancora attivi, di visoni e volpi (per un totale di 20.000 animali uccisi ogni anno) dovranno chiudere i battenti entro il 31 gennaio 2019”. Si tratta però di una grande conquista, un passo avanti per l’Europa ma anche una speranza per l’eliminazione degli allevamenti di animali da pelliccia a livello globale.

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Foto: Essere Animali

Come riporta LAV, Lucie Moravcová di Svoboda zví?at, organizzazione partner di LAV nella coalizione internazionale Fur Free Alliance e diretta protagonista di questo storico risultato, dichiara: “Ringraziamo tutti i Deputati per la loro decisione di accogliere l’istanza condivisa dai cittadini che considerano anacronistica e anti-etica l’uccisione degli animali per la loro pelliccia. Questo giorno rappresenta una pietra miliare nella protezione degli animali. E credo che questo sia il risultato di una tendenza diffusa di maggiore rispetto per gli animali e che non è solo della nostra società ma di tutti i cittadini europei”.

Passi avanti per l’Europa, ma l’italia?

Simone Pavesi, Responsabile LAV Moda Animal Free, ha così commentato la notizia: “I rappresentati politici della Repubblica Ceca hanno dimostrato una maggiore attenzione alle istanze dei propri cittadini rispetto ai parlamentari italiani. È una vergogna che nel nostro Parlamento siano congelate da anni ben 3 proposte di legge analoghe a quella appena approvata nella Repubblica Ceca. L’Italia è ormai il fanalino di coda in Europa“. Sì, perché nel nostro Paese sono attivi ancora 20 allevamenti di visoni dislocati sul territorio e che, ogni anno, uccidono più di 180 mila esemplari. Il Parlamento italiano deve ancora discutere le tre proposte di legge a riguardo e, nel frattempo, le associazioni animaliste continuano a scendere in campo contro questi allevamenti: Essere animali, per esempio, è attiva con la campagna “Visoni Liberi”. Eppure, anche se è ormai chiaro che l’86% degli italiani vorrebbe mettere fine a queste realtà, la situazione sembra comunque in stallo.

Stop in Italia alle pellicce: l’86% degli italiani non le vuole più

Crediti foto in apertura: Essere Animali

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