Leemann scrive a Master Chef: “Stile alimentare superato, siate di esempio”

Lo chef stellato vegetariano e vegano scrive agli autori della trasmissione: “Non c’è bisogno di disossare i capretti per mostrare di essere bravi”

Leemann Masterchef lettera“Proponete una dieta troppo diversa dai modelli che la società ha faticosamente maturato in molti anni di ricerca scientifica. E’ un’occasione persa per influenzare in positivo il vostro pubblico, non è necessario che, per verificarne le capacità, i concorrenti disossino i capretti”. Chi scrive è Pietro Leemann, chef stellato vegetariano e vegano, fondatore e capitano del ristorante milanese Joia (che gestisce da circa trent’anni). Lo chef ha scritto una lettera aperta a Master Chef , uno dei più seguiti programmi di cucina della tv italiana di cui, nella versione “junior” fu anche ospite.

I punti salienti della lettera
Leeman, dopo essersi complimentato con autori e organizzatori di Master Chef, lancia la sua stoccata: “L’utilizzo delle verdure e di ciò che è sano è saltuario, a ben guardare, sembrerebbe sia osteggiato dai giudici che difendono un stile alimentare, magari goliardico ma superato da qualche decennio”. Secondo lo chef filosofo c’è uno sbilanciamento verso le proteine animali del tutto ingiustificato: pesano sull’ambiente, sulla nostra salute e sulla vita degli animali. Ma non è solo l’eccesso di carne (e carnismo, aggiungiamo noi) ad essere al centro della lettera dello chef, anche il clima della trasmissione non piace: “Nella vostra posizione, come leader nel panorama delle trasmissioni di cucina, non avete a mio modo di vedere la necessità di provocare il lato oscuro della personalità umana“. Senza urla e insulti il programma avrebbe forse meno seguaci? Tutte domande con cui lo chef, che si dichiara del tutto disponibile a un eventuale confronto, invita alla riflessione gli autori del programma.

Uno chef filosofo
Queste le parole del famoso ‘chef-filosofo‘, uno che crea i suoi piatti partendo da concetti e astrazioni. Leeman ha vissuto per molti anni in Oriente, interiorizzando un percorso spirituale e di formazione lungo e complesso che lo ha portato lentamente a scoprire la cucina vegetariana: “Siamo lo specchio del cibo che mangiamo: gli alimenti sono dotati di una carica energetica incredibile, e non mi riferisco solo all’aspetto nutrizionale. Certi alimenti possono contribuire ad elevare il nostro grado di spiritualità“.

Yuri Benaglio 

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